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Dopofestival, largo agli esclusi della gara di corti con il Cinéma des Refusès a Ravarino

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Una serata dedicata a coloro che non ce l’hanno fatta ad entrare nella finale della gara “4 Giorni Corti” edizione 2013, e vogliono confrontarsi con gli organizzatori rispetto alle scelte effettuate. Domani sera alle ore 21 al Cinema Arcadia di Ravarino torna il classico appuntamento con il Cinéma des Refusès, terza serata sempre ad ingresso gratuito del Dopofestival del Nonantola Film Festival.

La “Serata degli Esclusi” nasce dalla volontà di dar spazio a quelle troupe (e dunque anche a quei corti) che non hanno raggiunto i requisiti necessari per poter accedere alla finale, ma che comunque si sono impegnate e meritano un riconoscimento del proprio lavoro. La serata sarà l’occasione di incontro e dibattito con e tra le varie troupe autrici dei corti, e cosa più importante, soprattutto dal loro punto di vista, chiedere alla giuria di pre-selezione i motivi per cui non hanno raggiunto la finale.

I partecipanti, confermati ad oggi, per la serata degli esclusi sono: Adelaide Franceschini (troupe Le Meringhe), corto “Per un pugno di palloncini”; Antonio delli Santi (troupe Eden Production); Silvio Tosi (troupe Silmar), corto “La consegna”; troupe Fat Call Cool, corto “Contro corrente”; Angelo Aiello, corto “Griller”; Matteo Formicola (troupe The third stage production), corto “30 colpi per la vita”; Giuseppina Vangi, corto “Lo sguardo di Erik”; Stefano Conventi, corto “Fallo Corto!”; Gianluca Foroni (troupe Camicia color pesca), corto “Ali al folle volo”; Alan Pilotto, corto “Due gangster e un pesce”; Robertino Robertini, corto “Irdischen Vibrationen”; Nicolò Marmiroli (troupe Giovani senza speranze), corto “Ottobre 1943”. Sarà presente in sala anche Domenico Guidetti degli Order of The Black Knights, regista del corto vincitore dell’edizione 2013 di “4 Giorni Corti” “Parley”.

Ultimo appuntamento con il Dopofestival, sempre al Cinema Arcadia sempre alle ore 21: domenica 12 maggio con la proiezione del documentario su Francesco Guccini “La mia Thule” di Francesco Conversano e Nene Grignaffini.