Si chiamano «pre» e «post» scuola sono gli allungamenti del normale orario scolastico d’ingresso e uscita degli alunni della scuola primaria di Ventoso a cui ora pare debba aggiungersi anche l’acronimo extra quantomeno per gli alunni della 5° A. Grazie infatti ai genitori autoctoni disponibili a fare da ciceroni e alla supervisione della maestra Anna Cilloni, sempre pronta ad accompagnare i “suoi” bambini, l’extra studio nella scuola primaria di Ventoso è servito. Dalla scuola di Ventoso arriva quindi una forte risposta alle tante rinunce didattiche conseguenti ai tagli all’Istruzione, che fra le altre cose hanno cancellato la diaria per gli insegnanti, precludendo di fatto le uscite scolastiche. Non a caso i bambini della 5° A della scuola primaria di Ventoso dopo aver “rinunciato” alla mini vacanza che si è presentata in occasione del lungo ponte di ognissanti (dall’uno al 4 novembre dello scorso anno ndr) per una full immersion nella Roma antica, si sono ripetuti e, seppur limitatamente ad un solo giorno, sabato scorso hanno rinunciato a stare a casa dove avrebbero potuto bighellonare preferendo un’altro viaggio studio questa volta nella Firenze medievale.
Gite organizzate con un cliché collaudato che vede da una parte i genitori “autoctoni” ovvero originari delle città da visitare essere “investiti” dell’incarico di guida, la maestra Anna Cilloni supervisore che poi “tasta” l’apprendimento dei piccoli e i restanti genitori che accompagnano i loro figli “rivivendo” a loro volta le rispettive esperienze scolastiche. Dalla Basilica Santa Croce a Palazzo Pitti, da Palazzo Strozzi alla Basilica di San Lorenzo passando da piazza della Signora dove si è potuto ammirare Palazzo Vecchio, la statua del Nettuno, la Loggia dei Lanzi con le sue meravigliose statue, dalla Loggia del Porcellino a quella del Grano posta sul retro della Galleria degli Uffizi, da Ponte Vecchio simbolo della città di Firenze con tutte le botteghe degli orafi a Piazza Santo Spirito dove i bambini hanno potuto ammirare l’omonima basilica rinascimentale ultimo capolavoro di Filippo Brunelleschi. In Piazza del Duomo i bambini hanno potuto ammirare la cattedrale e gli edifici correlati come il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni. Non è mancata la visita Piazzale Michelangelo che a Firenze rappresenta il più famoso punto di osservazione del panorama cittadino.
Levataccia alle 6 partenza alle 7 e ritiro all’una di notte di domenica: questi i ritmi dei piccoli stakanovisti della quinta A, che solo in questo modo sono riusciti a veder quanto più possibile della città di Firenze. Un’esperienza la gita a Firenze che si aggiunge a quella romana e che difficilmente sarà dimenticata in quanto oltre a essere state gite che hanno rappresentato un valido strumento educativo e didattico, sono anche un valido ausilio per rafforzare i rapporti di amicizia tra i compagni di scuola: questo anche il senso della gita dei bambini della quinta A.