Dopo la rivoluzione regolamentare dello scorso anno e la pausa per preparare al meglio il flop olimpico, la finale è migrata da Novara a Verona nella vasca da 25 metri coperta del Centro Federale “Alberto Castagnetti”.
Le gare si sono svolte sulle distanze olimpiche e hanno consegnato il successo che vale lo scudetto a squadre 2013 con una formula ibrida quindi, alla quale sono approdate le migliori formazioni uscite dalle qualificazioni regionali. Si sono confermate al titolo entrambe le formazioni del Circolo Canottieri Aniene sulle formazioni Team Lombardia. Uniche varianti sul gradino basso del podio con Larus Roma per il settore maschile e Aqvasport Rane Rosse per il settore femminile.
Lorenzo Benatti si prende la responsabilità da capitano dalla classe 86 cui appartiene nelle prove a stile, anche se non ce n’era la necessità, i maschi dell’Aniene. Oltre alla concretezza nelle 4 prove cui prende parte, la soddisfazione del successo parziale il carpigiano la trova solo con la staffetta mista, mentre tra le donne, nella corsa al titolo e non come al solito, non è solo Federica Pellegrini ma un gruppo di ragazze molto compatte e premiate dal record italiano di club in staffetta mista.
Le Rane Rosse trovano in Silvia Meschiari una delle poche atlete, appartenente alle squadre outsider, che è riuscita a rompere gli equilibri. La modenese vince in 2’09.25 i 200 farfalla, è 3° nei 400 misti e viene schierata nei 400 stile libero, classificandosi comunque 4a, per gestire al meglio gli equilibri di una squadra e bruciando così di mezzo punto la rincorsa della Rari Nantes Torino. Seguono Plain Team Veneto, Azzurra 91 Bologna, Aurelia nuoto e CN Uisp che tra i maschi con un Marco Orsi in gran spolvero, si è classificato al 4° posto seguito da Imolanuoto, RN Torino, Nuoto Livorno e CN Torino.