Dopo aver picchiato e rapinato una donna ha telefonato la moglie rimproverandole la responsabilità di essere stato costretto a commettere uno scippo dando un pugno alla vittima perché lei (l’ex moglie ndr) gli aveva poco prima rifiutato di dargli i soldi. Un “rimprovero” che è valso come importante elemento di riscontro nelle indagini che i carabinieri della Stazione di Guastalla stavano conducendo avuto riguardo all’efferata rapina commessa la sera del 12 marzo scorso ai danni di una casalinga 47enne reggiana. Il forte pericolo di reiterazione di tali tipologie di reato (negli ultimi giorni secondo i carabinieri nella sola Guastalla l’uomo avrebbe commesso altri due scippi) ha indotto i carabinieri ha sottoporre a fermo di Polizia Giudiziaria il presunto rapinatore. Nella tarda mattinata di sabato scorso i Carabinieri della Stazione di Guastalla, rintracciandolo a Reggiolo, hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria il 25enne A.H. anagraficamente residente a Gonzaga ma di fatto senza fissa dimora, nei confronti dei quali i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in relazione alla rapina commessa la sera del 12 marzo scorso.
Un escalation criminale inarrestabile quella compiuta negli ultimi venti giorni dal 25enne a cui hanno posto fine i Carabinieri della Stazione di Guastalla che, al culmine di una mirata attività investigativa, hanno fermato quello che si è rivelato essere uno scippatore seriale. Oltre alla rapina in premessa altri due scippi sarebbero attribuiti al 25enne e nello specifico quello commesso il 23 febbraio in Via Sacco e Vanzetti a Guastalla quando ha scippato la borsa contenente una sessantina di euro e documenti personali ad una 55enne del luogo e quello del 26 febbraio in Via IV Novembre a Guastalla quando ha scippato la borsa con una quindicina di euro, una catenina d’oro e documenti personali ad una 70enne guastallese uscita da casa per andare a votare.