In 36 sale dell’Emilia-Romagna, da oggi 1 marzo fino al 31 maggio, torna la rassegna Doc in Tour, la prima in Italia a portare su grande schermo il documentario, genere che negli ultimi anni sta coinvolgendo un numero crescente di spettatori.
In 36 cinema di trenta città dell’Emilia-Romagna saranno proposti 20 documentari prescelti negli scorsi mesi da un comitato di selezione tra le 70 opere partecipanti al bando, per un totale di quasi 200 proiezioni programmate in tre mesi. A rinforzo del cinema di qualità anche il passaggio al digitale delle sale, impegnate proprio in questo periodo con il bando regionale per i contributi alla digitalizzazione dei cinema del territorio (maggiori informazioni sulla pagina web http://cultura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2013/gennaio/bando-per-la-digitalizzazione-delle-sale-cinematografiche-dell2019emilia-romagna).
Come hanno annunciato i curatori di Doc in Tour Davide Zanza e Anna Di Martino, l’edizione 2013 vanterà un mese in più di programmazione, dedicando marzo alle sale d’essai aderenti alla Fice, aggiungendo inoltre la Sala Borsa di Bologna ai luoghi di programmazione storici della rassegna.
Eterogenei e di grande attualità i temi trattati in questo settimo appuntamento: la geo politica, con i racconti di conflitti e paesi lontani (Isqat al Nizam. Ai confini del regime – Kosovo versus Kosovo – Palestina per principianti – Educazione sentimentale di un bassista rockabilly); l’immigrazione, tra integrazione e diritti (Nadea e Sveta); la condizione femminile tra passato e presente (A casa non si torna – Come prima, più di prima Mi amerò – Con cuore puro; Nadea e Sveta); l’ambiente e il territorio (God save the green – The Golden Temple – L’ora blu – Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti); l’amore e le emozioni (Con cuore puro – L’ora blu – Mignon – Nadea e Sveta); la Terza età (Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti – L’ora blu); storia e memorie d’Italia (Profughi a Cinecittà – Non mi avete convinto. Pietro Ingrao un eretico – Formato ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale); cronaca e impegno sociale (Ulidi piccola mia – Formato ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale – Come prima, più di prima Mi amerò – L’ora blu – Nadea e Sveta – I giorni scontati. Appunti per un film in carcere – Non mi avete convinto. Pietro Ingrao un eretico – The Golden Temple); cultura e divertimento (Voci in nERo. L’Emilia-Romagna nelle pagine del noir – Subbuteopia – Mignon – Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti – Gli Anni delle immagini perdute).
Tutti i film hanno in comune l’Emilia-Romagna per i contenuti, per la produzione, per la provenienza dei registi.
A inaugurare le proiezioni sarà “Isqat al Nizam. Ai confini del regime di Antonio Martino”, oggi venerdì 1 marzo alle 18 al cinema Lumière di Bologna.
Doc in Tour è realizzato grazie alla sinergia tra Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R (Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli) e Progetto Fronte del Pubblico/Cineteca di Bologna.
Informazioni, programma e schede dettagliate dei film sul sito di Doc in Tour (http://cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema/documentario/doc-in-tour/Documentari).