L’Archivio di Stato di Modena annuncia l’adozione di un nuovo logo. Il rinnovamento nel segno della continuità con le scelte del passato di valorizzare il legame con la Casa d’Este, dà maggiore evidenza al più antico fondo archivistico conservato, l’Archivio Segreto Estense.
Si vuole così sottolineare la precisa volontà della storica istituzione di comunicare a visitatori e studiosi anche il segno del cambiamento nelle attività dell’Istituto che prevede un futuro basato sulla sinergia con gli enti culturali del territorio e in primo luogo con gli eredi di quel patrimonio estense disseminato in tanta parte del Modenese.
Il segno grafico ideato trae ispirazione dal logo di un tempo passato, ma cambia aspetto; l’ aquila bicipite incoronata diventa oggi un elemento spartano, geometrico e stilizzato.
L’aquila ha sempre avuto un ruolo predominante nelle rappresentazioni dell’arma estense. Sin dal XII secolo sull’insegna delle milizie estensi campeggiava un’aquila argentata con le ali estese in campo azzurro.
Nel 1452 Borso d’Este ottenne dall’imperatore Federico III l’investitura a Duca di Modena e Reggio e Conte di Rovigo. Unitamente a questo privilegio il nuovo Duca si vide elargito il diritto, riservato al solo regnante ed ai suoi successori, di inquartare nella propria arma l’aquila nera imperiale (con due teste e corona) in campo d’oro e nello stesso tempo il nuovo stemma per la Contea, un’aquila bicipite partita per lungo, mezza nera in campo d’oro e mezza d’argento in campo azzurro. Il duplice stemma campeggia al centro del diploma di investitura ducale, che Angelo Spaggiari e Giuseppe Trenti hanno definito “il documento principe dell’araldica estense” ( Gli stemmi estensi ed austro-estensi. Profilo storico, Modena 1985 , pag.18).All’emblema della Contea si era ispirato il vecchio logo dell’Archivio di Stato di Modena, che già aveva voluto sottolineare il suo ruolo di conservatore della memoria storico-documentaria degli antichi Stati Estensi.
Il nuovo logotipo è rappresentato dal semplice testo Archivio di Stato di Modena con font Trajan, sommato al simbolo stilizzato in color oro dell’aquila estense bicipite. Si è voluto comprendere anche la dicitura Archivio segreto estense per ricordare che i preziosi documenti sono conservati a Modena e non, come spesso viene riportato, a Ferrara.
Il logo realizzato da Enzo Pancaldi, grafica e immagine, sarà utilizzato fin da subito sul sito http://www.asmo.beniculturali.it/ e poco alla volta comparirà sull’intera comunicazione.
Il nuovo simbolo segna pertanto l’inizio di un nuovo periodo, fissando una data storica all’interno dell’istituzione, dopo la chiusura dovuta ai danni causati dal terremoto . Un passo importante per concentrarsi sulla rinascita e al rilancio come Monumento storico con un patrimonio di importanti investiture imperiali e papali e preziosissime carte e mappe a partire dall’alto medioevo, come edificio di singolare interesse storico-artistico e come luogo di fondamentale conservazione delle fonti fondanti il vivere civile quotidiano, dagli atti notarili ai registri di stato civile alle mappe catastali.