Papa Benedetto XVI, in occasione del Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, ha annunciato di sorpresa di voler lasciare il pontificato: “ Sono certo che l’illuminata decisione del Sommo Pontefice, sia stata presa per il bene universale della Chiesa, ma sono dispiaciuto e sgomento che un grandissimo Papa, come Benedetto XVI, rinunci al suo ministero di Vescovo di Roma e di successore di S. Pietro. Saggia mi sembra, in ogni caso, l’indicazione di indire un Conclave per l’elezione del successore di Pietro”. (Fabio Filippi)
“L’annuncio inaspettato delle dimissioni del Papa colpiscono profondamente tutti, ma lascia sconcertati e smarriti soprattutto coloro che lo hanno apprezzato e seguito come guida spirituale in questi anni. L’opera di Benedetto XVI è stata e continuerà ad essere un riferimento religioso ed umano non solo per i credenti. La grandezza del Suo magistero ha saputo imprimere alla Chiesa una svolta fondamentale, proiettandola con forza nel nuovo millennio. Siamo vicini al Pontefice in questa Sua difficile e coraggiosa scelta, nella consapevolezza che la Sua missione rimarrà un patrimonio per l’umanità”. Lo afferma l’Onorevole Isabella Bertolini, portavoce di Italia Libera.
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Incredulità, sbigottimento, sgomento.
Ho sempre rispettato ed ammirato molto il modus operandi di Benedetto XVI, perchè, dopo il travolgente pontificato di Giovanni Paolo II con la sua innata comunicatività e capacità empatica, il suo successore non ha subìto la sindrome di modificarsi per piacere, mostrando doti che non gli erano connaturate.
Da uomo di grande fede e cultura, da fine teologo, schivo all’apparire senza essere, ha perseguito alti obiettivi con la massima umiltà, rischiando anche di non essere compreso appieno da gente superficiale e frettolosa.
Oggi, di fronte a questa sua sicuramente meditata e sofferta decisione, siamo a chiedere a lui, ai suoi stretti collaboratori, di farci capire un gesto così eclatante,sconvolgente e destabilizzante, anche se previsto dal diritto della Chiesa.
Oggi, in presenza di una crisi economica che non ha equali e che spaventa e mina la sicurezza di tante famiglie, in presenza di un relativismo che sta fagocitando le certezze di tante persone, gettando allo sbaraglio anche le nuove generazioni che vedono il proprio futuro offuscato da nubi sempre più minacciose, abbiamo bisogno più che mai di figure che alimentino la speranza.
Il papa è sicuramente ai vertici di questa struttura apicale di figure che svolgono funzione anche di collante e di detonatori di disagi sociali. Preoccupazione, tanta preoccupazione proviamo.
(Mauro Sorbi – UDC Provincia Bologna)
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Ratzinger non è stato un Papa moderno né ha capito i processi di modernizzazione del mondo e della ricerca di quella libertà nella quale si realizza la persona umana.
L’attuale Papa non ha fatto che continuare l’opera del precedente che aveva chiuso in modo radicale a qualsiasi rinnovamento in materia di diritti civili e libertà della persona, in particolare delle persone omosessuali.
Per di più Ratzinger è l’autore di quella “Pastorale sulle persone omosessuali” del 1986 che chiudeva definitivamente con i pur timidi tentativi di capire il fenomeno da parte del pontefice precedente Paolo VI.
Il giudizio che diamo del suo pontificato è quindi negativo e speriamo che il successore sia finalmente in grado di capire gli enormi cambiamenti sui diritti civili e umani e che imprima una svolta sulla pratica dell’intromissione del Vaticano negli affari interni dello stato laico come è successo in Italia e come è avvenuto in Francia e in Gran Bretagna in questi giorni a proposito della legge sui matrimoni gay in approvazione in quei Parlamenti.
Franco Grillini, Presidente di Gaynet Italia
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«Siamo colpiti nel profondo per le dimissioni del Papa». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl, William Ballotta, per il quale la scelta di Benedetto XVI merita rispetto e rappresenta una straordinaria lezione di umiltà per tutti coloro che ricoprono incarichi di responsabilità a qualsiasi livello.