Il furto vissuto come una passione: briefing operativi in taverna, prove tecniche di esplosione con manufatti realizzati artigianalmente e prove audio per i collegamenti tra ladri e pali grazie all’uso di ricetrasmittenti con frequenze difficilmente intercettabili. Questo il profilo dei 4 giovani reggiani, peraltro incensurati e di buona famiglia, finiti nei guai per il colpo alla tabaccheria della frazione di Roteglia del comune di Castellarano risalente allo scorso 28 gennaio che ha visto l’esplosione del distributore automatico di sigarette per rubarvi il contenuto. I Carabinieri della Stazione di Baiso infatti, dopo aver arrestato in flagranza di reato uno dei ladri, hanno proseguito le indagini identificando non solo il complice riuscito a darsi alla fuga ma anche i due pali che in strategici punti di osservazione radiocollegati con i loro complici avevano il compito di avvisarli al sopraggiungere dei Carabinieri.
Questi a grandi linee gli esiti investigativi dei Carabinieri di Baiso che a conclusione delle indagini hanno denunciato alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia 4 “bravi” ragazzi, di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, chiamati a rispondere del reato di concorso in furto aggravato. Le perquisizioni delegate dalla D.ssa Valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, nelle abitazioni dei 4 indagati e nella taverna, dove si tenevano i briefing “operativi”, hanno portato al sequestro di materiale probatorio suffragante la responsabilità dei predetti nel furto in premessa tra cui le ricetrasmittenti utilizzate nei collegamenti, passamontagna, strumenti da scasso e materiale propedeutico al confezionamento di piccoli ordigni rudimentali come quello utilizzato per squarciare il distributore di sigarette automatico svuotato dai ladri.
Nel corso delle indagini condotte dai Carabinieri di Baiso è emerso che gli interessati si dilettavano a effettuare prove tecnico-balistiche di esplosione con vecchi rottami ferrosi.