Home Attualita' Reggio Emilia: Presentato al Comando Provinciale Carabinieri il Calendario Storico 2013 dedicato...

Reggio Emilia: Presentato al Comando Provinciale Carabinieri il Calendario Storico 2013 dedicato al terzo cinquantennio di vita dell’Arma

# ora in onda #
...............




Questa mattina il Colonnello Paolo Zito, Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia, ha presentato l’edizione 2013 del Calendario “dedicata al terzo cinquantennio della vita dell’Arma, compreso tra il 1914 e il 1964, connotato da grandi sconvolgimenti e mutamenti internazionali”.

Attraverso due guerre cambiano l’Italia, l’Europa ed il mondo. Non muta però l’impegno dei Carabinieri, i quali, fedeli ai loro valori, rimangono vicini alla gente, difendendone la libertà e garantendo, in situazioni di pace o di conflitto, la sicurezza e la legalità. All’inizio del periodo trattato, è la Grande Guerra ad entrare con forza sulla scena europea con tutta la sua drammaticità. E’ in questo contesto che il 2° e 3° Battaglione del Reggimento Carabinieri, al prezzo di tanti Caduti, si ricoprono di gloria nella conquista della cruciale “quota 240”, sulle pendici del Monte Podgora, dopo reiterati assalti all’arma bianca condotti contro un avversario superiore per numero e per armamento.

L’Italia torna alla pace e i Carabinieri riprendono la loro opera a tutela dell’ordinata convivenza civile.

L’impegno costante dell’Istituzione è ricambiato affettuosamente dagli italiani che, a testimonianza della loro riconoscenza, consegnano a tutte le Stazioni la Bandiera Nazionale.

Con gli stessi sentimenti di riconoscenza, tutte le municipalità sottoscrivono la realizzazione del Monumento al Carabiniere, collocato a Torino, città che aveva dato i natali ai militari “per buona condotta e saviezza distinti”.

La Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e la Liberazione ritrovano l’Arma protagonista delle drammatiche vicende di quel periodo, sia su fronti lontani, sia sul suolo patrio. In terra d’Africa, a Culqualber, la resistenza dei Carabinieri del 1° Gruppo Mobilitato, quasi tutti Caduti contro preponderanti forze avversarie, consente ad altri reparti di ripiegare su posizioni più sicure. A Eluet El Asel, il Battaglione Paracadutisti, mantenendo il caposaldo assegnato, permette la salvezza delle truppe amiche. Quando il conflitto vìola il territorio italiano e la stessa Capitale è oggetto di ripetuti bombardamenti, il Comandante Generale e il suo Capo di Stato Maggiore non esitano a raggiungere il quartiere “San Lorenzo” per organizzare i soccorsi. Ad ucciderli è l’esplosione dell’ennesimo ordigno, un rischio che non aveva fermato il loro coraggio ed il loro ammirevole spirito di solidarietà.

Altri sacrifici punteggiano quel tragico tempo. Cosi il Colonnello Zito”..il Vice Brigadiere Salvo D’ACQUISTO, a Torre di Palidoro, offre la sua vita affinché ventidue ostaggi siano liberi e scrive così una delle pagine più belle della Storia dell’Arma”. Fedeli agli stessi valori, i Carabinieri Alberto LA ROCCA, Fulvio SBARRETTI e Vittorio MARANDOLA, a Fiesole, scelgono coscientemente di offrire il bene supremo della loro giovane vita e affrontano il plotone di esecuzione per sottrarre a una crudele rappresaglia la propria comunità. Ben dodici, peraltro, sono i Carabinieri trucidati alle Fosse Ardeatine.

Le pagine del Calendario si chiudono, quindi, con il riferimento ai quattro alberi piantati sul Monte delle Rimembranze, a Gerusalemme, in onore di altrettanti militari dell’Arma, “Giusti tra le Nazioni”, che avevano salvato dalla morte ebrei altrimenti destinati ai campi di sterminio. Nella circostanza, il Colonnello Zito ha voluto ricordare un aspetto poco conosciuto del contributo offerto dai Carabinieri“ ..al termine del conflitto, si conteranno in circa diecimila i Carabinieri deportati nei campi di concentramento, le spoglie di molti dei quali non hanno mai più fatto rientro in Patria”.

Sfogliando le pagine del Calendario, in sintesi, si entra in contatto con i grandi avvenimenti della Storia e con i tanti uomini che, con le loro azioni, le loro scelte, ci hanno consegnato un inestimabile patrimonio di valori.

L’appuntamento è per l’edizione 2014, anno in cui l’Arma festeggerà i suoi “..primi 200 anni di storia”.