Si amplia in Emilia-Romagna la rete di alleanze tra Agenzia delle Entrate e ordini professionali per promuovere i nuovi istituti del reclamo e mediazione tributaria e, più in generale, potenziare il dialogo tra amministrazione finanziaria e contribuente. Lo scorso 5 novembre la Direzione Provinciale di Forlì-Cesena ha infatti siglato un duplice accordo, con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e con l’Ordine dei consulenti del lavoro.
I contenuti dell’accordo. Sulla base delle intese gli ordini firmatari si impegnano a sensibilizzare i propri iscritti sulle opportunità offerte dal reclamo e dalla mediazione tributaria, in particolare evidenziando il carattere preventivo e obbligatorio del nuovo istituto e partecipando in maniera collaborativa al contraddittorio con l’amministrazione
finanziaria. L’Agenzia, da parte sua, si impegna a esaminare puntualmente le istanze dei
contribuenti, ad assicurare il contraddittorio e a rispondere con motivazione dettagliata. Un Osservatorio provinciale, infine, controllerà l’andamento delle attività e la gestione di eventuali criticità, mentre per la trattazione delle istanze di mediazione sarà costituito un nucleo misti di esperti.
Gli accordi conclusi in regione. Gli accordi siglati a Forlì si aggiungono a quelli già raggiunti nelle province di Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
Il reclamo e la mediazione tributaria. Il nuovo istituto è applicabile a controversie di valore non superiore a 20.000 euro, relative ad atti impugnabili davanti alle Commissioni tributarie provinciali, emessi dall’Agenzia delle Entrate e notificati dal 2 aprile 2012. La mediazione consente di chiudere le pendenze con il Fisco in tempi brevi,
al massimo entro 90 giorni, con la possibilità di ridurre le sanzioni irrogate al 40%, senza il pagamento del contributo unificato (che invece va pagato in caso di ricorso in Commissione) e senza il rischio di condanna al pagamento delle spese previsto nelle controversie presso la giustizia tributaria.