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GP dell’India: una gara come una qualifica per Alonso

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Sono ventisei i punti all’attivo della Scuderia Ferrari nel Gran Premio dell’India, frutto del secondo posto di Fernando Alonso e del sesto di Felipe Massa. Quello di oggi è stato il decimo piazzamento sul podio stagionale di Fernando, l’undicesimo della squadra. Il pilota spagnolo ha adesso un ritardo di tredici lunghezze dal primo mentre Felipe, con il settimo piazzamento a punti consecutivo (undici nella stagione), ha consolidato il nono posto. Dieci sono diventati i punti di vantaggio della Ferrari sulla terza in classifica nel campionato Costruttori, con la vetta distante 91 lunghezze.

Stefano Domenicali: “Che gara che ha fatto Fernando, semplicemente straordinaria! Ieri aveva detto che avrebbe affrontato la corsa come se si trattasse di una qualifica lunga sessanta giri ed è stato di parola: all’attacco dall’inizio alla fine, l’unico fra i primi dieci della griglia capace di guadagnare delle posizioni sul traguardo. Il secondo posto è tutto frutto del suo talento, del suo approccio aggressivo e della sua voglia di non mollare mai, supportato da una squadra che sta facendo il massimo per mettergli a disposizione una vettura all’altezza. Certo, lasciamo l’India con un margine di ritardo dalla vetta del Campionato Piloti maggiore di quello con cui eravamo arrivati qui ma questa gara non dovrebbe lasciare tranquilli e rilassati chi è davanti a noi: Fernando e la Ferrari non molleranno di un centimetro, fino alla fine di questa lunga stagione. Felipe ha fatto una buona gara, all’attacco nella prima parte ma poi in difesa nella seconda anche a causa di alcune limitazioni sopravvenute nella gestione del carburante: in ogni caso il suo sesto posto è preziosissimo nell’ottica della classifica Costruttori, dove siamo riusciti ad ampliare il vantaggio sul terzo, anche se il primo si è allontanato ulteriormente. Restano tre finali da giocare, contro avversari fortissimi ma non imbattibili. Mi ricordo che, nel 1982, la Nazionale italiana di calcio non era certo la squadra più forte eppure vinse quell’edizione della Coppa del Mondo: noi ci crediamo e, ne siamo certi, lo fanno anche tutti i nostri tifosi! ”

Fernando Alonso: “Possiamo lottare contro le Red Bull ma, in questo momento, non abbiamo ancora la macchina per vincere. Ancora una volta quest’anno abbiamo visto come in gara la situazione migliora rispetto alla qualifica. Un’ottima partenza, un ottimo primo giro, una buona velocità di punta e una giusta gestione degli pneumatici hanno prodotto, insieme ad una guida al 120% per ognuno dei sessanta giri di gara, questo secondo posto. Abbiamo fatto il possibile, come ad ogni gara: se alla fine del campionato avremo vinto nessuno potrà dire che ci saremo riusciti per gli errori altrui ma perché abbiamo sempre fatto il massimo. Avremo degli aggiornamenti già ad Abu Dhabi: speriamo possano farci fare un passo avanti perché sarebbe importante recuperare dei punti già lì. Ci sono 75 punti in palio, tanti: io rimango ottimista anche se siamo tutti consapevoli che dobbiamo migliorare la nostra prestazione, soprattutto il sabato. Non so se questa sia stata la mia miglior prestazione stagionale, è sempre difficile fare delle scelte del genere. Io sono particolarmente affezionato a quella di Valencia o a quella di Monza ma sicuramente questa è fra le prime: ho spinto dall’inizio alla fine, prendendomi magari dei rischi nei sorpassi maggiori rispetto a quelli delle gare precedenti. Oggi dopo la partenza ho cercato di attaccare subito le McLaren prendendone la scia. Loro stavano lottando l’uno contro l’altro e forse si erano dimenticati di me cosicché all’uscita della Curva 4 sono stato fortunato a non essere urtato e a superarne almeno uno. Poi sono riuscito a superare Button solo qualche giro più tardi ma il tempo perso in quei giri ha consentito alle due Red Bull di prendere un po’ di margine. Nella seconda parte ho approfittato dei problemi al KERS di Webber per superarlo: è l’ennesima dimostrazione che tutto può accadere e che le corse sono sempre lunghe e difficili…”

Felipe Massa: “E’ stata una battaglia durissima, dall’inizio alla fine. Dopo una ventina di giri il muretto mi ha informato che dovevo cercare di risparmiare benzina quindi ho fatto ben più di metà gara senza poter spingere al massimo e, vi assicuro, non è stato certo facile, soprattutto perché avevo sempre Kimi molto vicino. Non è stato il risultato che volevo ottenere ma sono comunque punti importanti per il campionato Costruttori. Il tempo perso in FP2 è costato caro: prima di tutto perché non abbiamo potuto studiare al meglio il consumo benzina e poi perché, forse, non abbiamo avuto la possibilità di ottimizzare il pacchetto a disposizione. Il duello con Kimi dopo il pit-stop? Sono riuscito ad uscire dalla pit-lane davanti ma poi l’ho lasciato passare alla Curva 3 perché comunque era molto vicino e io volevo avere il DRS sul rettilineo. Credo che lui se ne sia reso conto quando era troppo tardi e io ho preso il vantaggio e sono riuscito a superarlo. Ora andiamo ad Abu Dhabi, una specie di seconda gara di casa per la Ferrari che ha lì il bellissimo parco tematico. Speriamo di avere ulteriori novità sulla vettura e di fare un risultato migliore di questo sesto posto.”

Pat Fry: “Un ottimo risultato, considerate le nostre posizioni in griglia. Fernando ha offerto l’ennesima straordinaria prestazione di questa sua incredibile stagione: finire al secondo posto partendo quinto in una corsa dove i sorpassi sono stati merce rarissima nonostante la doppia zona di utilizzo del DRS è veramente un bel segnale. Fernando ha sfruttato al meglio i primissimi giri per riuscire a sbarazzarsi delle due McLaren e poi si è messo in caccia delle Red Bull, riuscendo a superarne almeno una. Abbiamo sfruttato al meglio la migliore velocità di punta e la scelta fatta in termini di rapporti. All’inizio potevamo pensare di fare due soste ma poi l’evoluzione della corsa ha permesso di fare una sosta unica pur spingendo, almeno con Fernando, dall’inizio alla fine. Purtroppo Felipe non ha potuto fare lo stesso perché nella seconda parte della corsa ha dovuto gestire il consumo del carburante, il che gli ha impedito di sfruttare al meglio la vettura. In ogni caso, il suo weekend è stato positivo e ha portato a casa dei punti importanti per il mondiale Costruttori. Dobbiamo migliorare la prestazione della vettura in qualifica ed è per questo che stiamo lavorando ventre a terra per cercare di portare degli aggiornamenti ad ogni gara da qui alla fine del campionato. Se riusciremo a mettere in condizione i nostri piloti di partire più avanti in griglia allora potremo mettere sotto pressione la Red Bull: in questo momento Sebastian sta avendo vita troppo facile restando in testa sin dal primo giro. Sappiamo di poter contare su un grandissimo pilota e, insieme a lui, lotteremo sino alla fine del Gran Premio del Brasile”.