Più attenzione alla semplificazione amministrativa, alla trasparenza e alla decertificazione dei controlli, senza ridurne l’efficacia. E questo confermando l’impegno delle stazioni appaltanti a promuovere le azioni necessarie per garantire l’osservanza dei contratti di lavoro, delle procedure sulle norme di sicurezza dei lavoratori, così come le verifiche e i controlli nei cantieri e rispetto ai subappalti. Sono i contenuti principali dell’aggiornamento del protocollo d’intesa alla base dell’Osservatorio provinciale degli appalti, attivo dal 1999 su iniziativa di Comune e Provincia di Modena, che è stato sottoscritto mercoledì 24 ottobre alla presenza del prefetto Benedetto Basile.
Oltre alle istituzioni, alle associazioni di categoria e ai sindacati che in questi anni hanno sostenuto l’attività dell’Osservatorio, il protocollo è stato sottoscritto anche dalle organizzazioni professionali, che già avevano aderito lo scorso anno, e dalla maggior parte dei Comuni ai quali era stato rivolto un esplicito invito nei mesi scorsi da parte del sindaco di Modena Giorgio Pighi e del presidente della Provincia Emilio Sabattini i quali, sottolineata l’importanza del coinvolgimento di tutte le stazioni appaltanti pubbliche, ribadiscono la necessità che “di fronte ai rischi crescenti di infiltrazione delle mafie nel nostro tessuto economico, a maggior ragione per i tanti interventi in programma per la ricostruzione post sisma, si riesca a estendere il più possibile questo tipo di attività di controllo e monitoraggio anche ai cantieri privati”.
L’aggiornamento del protocollo tiene conto delle novità dovute agli aggiornamenti normativi a livello nazionale ed europeo, mentre per garantire omogeneità nell’applicazione, da parte di tutte le stazioni appaltanti, del protocollo di legalità contro le infiltrazioni mafiose sottoscritto con la Prefettura il 31 marzo del 2011, nell’ambito della reciproca collaborazione, sono state allegate al testo del documento sottoscritto le linee guida già adottate dal Comune e dalla Provincia di Modena.
STRUMENTO PER PROMUOVERE LEGALITÀ
Marino: “Si riduce il rischio di concorrenza sleale”. Dall’aggiornamento del protocollo più garanzie sui contratti. Pagani: “Più efficacia nei controlli in cantiere”
Dal contrasto del fenomeno del lavoro irregolare alla promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro, fino alla diffusione della cultura della legalità, soprattutto di fronte ai tentativi di infiltrazione nel settore edilizio da parte della criminalità organizzata. Sono alcuni dei principali obiettivi dell’Osservatorio provinciale degli appalti che, sintetizza Antonino Marino, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena, rappresenta anche “uno strumento efficace per ridurre il rischio di concorrenza sleale tra le imprese, un rischio che aumenta con le difficoltà create dalla crisi economica che sono un pericoloso incentivo a comportamenti non corretti”.
L’aggiornamento del protocollo, tenendo conto delle novità della normativa del settore, sottolinea ulteriormente l’impegno delle stazioni appaltanti a promuovere le azioni necessarie per garantire l’osservanza dei contratti di lavoro, delle procedure sulle norme di sicurezza dei lavoratori, le verifiche e i controlli in cantiere, rispetto ai subappalti e alle sanzioni previste. I principali aggiornamenti riguardano le misure organizzative e gli oneri a carico dell’appaltatore, l’iscrizione alle Casse edili della provincia per tutta la durata dei lavori e per tutti i lavoratori (compresi trasferisti e distaccati), gli adempimenti di legge nei confronti dei lavoratori, l’esecuzione del contratto, la sicurezza in fase di esecuzione e il subappalto.
“Pur in quadro di semplificazione per le imprese – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale a Infrastrutture e Sviluppo delle città e del territorio – si rendono più efficaci i controlli introducendo disposizioni maggiormente vincolanti sulla documentazione (dai contratti alle assunzioni) e grazie all’introduzione, per esempio, dell’obbligo di mantenere aggiornato il libro di cantiere, per verificare chi entra e chi esce”.
ECCO CHI HA FIRMATO IL PROTOCOLLO
Quasi ottanta i soggetti che ora aderiscono all’Osservatorio provinciale
Sono quasi ottanta i soggetti che hanno sottoscritto l’aggiornamento del protocollo d’intesa alla base dell’Osservatorio provinciale degli appalti. Insieme ai promotori Comune e Provincia di Modena, ci sono la Prefettura e una serie di enti di controllo e stazioni appaltanti: Inps, Inail, Direzione territoriale del Lavoro, Casse edili, Consorzio attività produttive, Azienda Usl, Scuola Edile – Ctp della provincia di Modena, Camera di commercio di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Acer Modena, Aimag Spa, Charitas Asp, Consorzio Bonifica di Burana – Leo Scoltenna Panaro; i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil; le associazioni imprenditoriali Confindustria/Ance, Lega Coop, Confcooperative, Apmi/Collegio imprenditori edili, Fam/Ciaai, Cna-Unione costruzioni, Lapam/Federimpresa, Associazione generale cooperative italiane-Agci; gli Ordini professionali di Modena Architetti Paesaggisti e Conservatori, Ingegneri, Chimici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Consulenti del Lavoro, Collegio Periti Industriali.
A questi si aggiungono ora i Comuni e le Unioni di Comuni: Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Fanano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Lama Mocogno, Maranello, Montefiorino, Novi, Pavullo, San Cesario sul Panaro, Sassuolo, Serramazzoni, Sestola, Soliera, l’Unione Comuni modenesi Area Nord, Cavezzo, Camposanto, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, l’Unione Comuni del Sorbara, Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino, l’Unione Terre di Castelli, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano, Spilamberto, Vignola, Zocca. Altri si potranno aggiungere nelle prossime settimane.