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Tutti pazzi per il Balsamico: oltre 1500 persone nelle ‘Acetaie Aperte’ a Modena

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Hanno risposto in tanti, anzi in tantissimi, all’appello di Acetaie Aperte 2012: oltre millecinquecento persone hanno scelto di trascorrere la domenica in mezzo alle botti e ai tini delle 23 acetaie aderenti all’iniziativa del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, per scoprire i segreti di questo oro nero, ascoltarne la storia e le differenze, degustarne il sapore.

“Abbiamo contato veramente tantissima gente – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzetti a nome delle acetaie che hanno tenuto aperte le porte per tutta la giornata di domenica 30 settembre – e di tutte le età: famiglie intere con figli e nonni, tutti uniti dalla passione per il balsamico e la curiosità di capire come e dove questo prodotto d’eccellenza dell’agroalimentare italiano viene prodotto e, nel caso della DOP, invecchiato. Al centro dell’attenzione infatti, gli ambienti delle acetaie e la spiegazione sui metodi produttivi, ma anche gli assaggi e gli abbinamenti proposti sono stati molto partecipati e apprezzati. Questa giornata – aggiunge Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena – si porta dietro anche un altro messaggio significativo: è stata la dimostrazione di come l’agire uniti per perseguire obiettivi comuni premia e che non deve rappresentare un’eccezione di questo tipo di eventi. “L’unione fa la forza, ma gli individui fanno la differenza” non è solo un modo di dire, ma una realtà che nel nostro caso si è manifestata già nell’immediato post-terremoto quando si è messo in moto un meccanismo di solidarietà tra acetifici per evitare che tale patrimonio non solo economico ma anche storico, andasse perduto. Lo stesso gioco di squadra che domenica è riuscito a portare nelle acetaie oltre millecinquecento persone è auspicabile anche quando si portano avanti battaglie per la tutela del prodotto nelle varie sedi istituzionali”.

Voleva essere una giornata di grande festa, quella organizzata in omaggio all’oro nero e al “risorgimento” delle attività dopo le ferite inferte alla produzione e alle strutture dal sisma dello scorso maggio (le perdite stimate di prodotto sono di circa 300.000 litri tra IGP e DOP e il danno, compreso quello strutturale, ammonta complessivamente a circa 20 milioni di euro). E così è stato: le ventitre acetaie che hanno aderito all’iniziativa non solo hanno regalato una visita originale al pubblico che ha trascorso la giornata in loro compagnia degustando con il palato e con l’olfatto (foto 2) le varie tipologie di “balsamico”, ma hanno anche trasmesso al mondo un’immagine di grande coraggio e forza degli imprenditori locali dell’aceto, i quali hanno impiegato tutte le loro energie per poter ricominciare nel più breve tempo possibile a produrre e ad evadere gli ordini di questo condimento che si colloca al top tra i prodotti più apprezzati ed esportati all’estero.

La giornata di Acetaie Aperte ha avuto spazio anche sui media nazionali: dal Corriere della Sera a Repubblica, da Libero alle telecamere della Rai. Martedì 2 ottobre è infatti andato in onda durante l’anteprima del contenitore pomeridiano di Rai Uno La Vita in Diretta, il servizio realizzato dall’inviata Camilla Nata presso l’Acetaia Pedroni di Rubbiara di Nonantola, dove sono state filmate tutte le varie fasi della lavorazione dell’Aceto Balsamico.