Ieri, 1 ottobre 2012, Dalter Alimentari, azienda specializzata nella produzione e distribuzione di formaggi grattugiati e porzionati, ha ricevuto la visita di una giornalista e un fotografo di The Daily Telegraph, lo storico quotidiano inglese, accompagnati dall’importatore UK e da due buyer della più importante catena di distribuzione inglese.
Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di seguire le fasi del ciclo di vita del Parmigiano Reggiano, dalla produzione alla tavola. Obiettivo era, infatti, quello di conoscere da vicino tutta la filiera di uno dei prodotti della tradizione gastronomica italiana più amati nel Regno Unito.
Il percorso è iniziato nella prima mattinata al Caseificio Colline di Selvapiana e Canossa, dove il formaggio nasce. Qui hanno assistito alla lavorazione del latte, e alle operazioni di battitura e l’apertura della forma del mastro casaro, fatte utilizzando i tradizionali attrezzi del mestiere, dal martelletto percussore all’ago a vite fino al tassello.
Tappa successiva è stato il magazzino di stagionatura dove le forme vengono fatte riposare per almeno dodici mesi prima di essere messe in commercio e infine lo stabilimento Dalter, a Sant’Ilario d’Enza, dove il prodotto è tagliato e confezionato per la vendita.
A conclusione il Parmigiano nella sua espressione migliore: a tavola. Gli ospiti sono stati portati nel suggestivo ristorante Cà Matilde (a Rubbianino di Quattro Castella) dove lo chef stellato Andrea Incerti Vezzani ha realizzato le ricette richieste espressamente dalla giornalista inglese per il set fotografico. Il tutto si è concluso con un pranzo con pietanze a base, ovviamente, di Parmigiano Reggiano. Giudizio molto positivo della giornata, intensa ma ricca, è stato espresso dagli ospiti del prestigioso quotidiano inglese, affascinati dalla lunga tradizione casearia e dal calore dell’ospitalità tutta emiliana.
La visita del Daily Telegraph insieme ad uno dei maggiori clienti inglesi è particolarmente significativa per Dalter Alimentari, non solo per essere stata selezionata come una realtà rappresentativa del migliore Made in Italy, ma anche per il grande apprezzamento che il Regno Unito dimostra nei confronti dell’impresa emiliana.
Da anni è proprio in Inghilterra che si concentra la più consistente quota d’export (circa il 40%) e il mercato inglese, esigente ed attento alle novità, ha sempre dimostrato di apprezzare la spinta innovativa e la capacità di creare prodotti su misura che hanno sempre contraddistinto l’azienda emiliana.