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Mons. Massimo Camisasca, nominato Vescovo di Reggio Emilia, Guastalla e Sassuolo

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Benedetto XVI ha nominato vescovo di Reggio Emilia il superiore della Fraternità sacerdotale san Carlo Borromeo, mons. Massimo Camisasca, figura di spicco del movimento di Comunione e Liberazione, autore di numerosi saggi teologici. Monsignor Massimo Camisasca succede a monsignor Caprioli che rinuncia al mandato episcopale per raggiunti limiti di età.

Massimo Camisasca è nato il 3 novembre 1946 a Milano. Dai suoi genitori Mariangela Tufigno, insegnante alle scuole elementari, ed Ennio, impiegato comunale, riceve fin da piccolo un’educazione alla fede cattolica profonda e ricca di amore alla Chiesa. Ha un fratello gemello di nome Franco.

All’età di quattordici anni incontra al liceo Berchet di Milano don Luigi Giussani, che sarà il fondatore di Comunione e Liberazione, movimento nel quale, negli anni successivi, ricoprirà importanti cariche di responsabilità. Nel 1965 diventa uno dei responsabili della Gioventù Studentesca milanese e due anni più tardi entra a far parte della presidenza diocesana dell’Azione Cattolica giovanile, di cui sarà presidente diocesano dal 1970 al 1972. Laureatosi in Filosofia all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Storia della Teologia su Y. Congar, inizia il suo insegnamento di storia, filosofia e religione prima nei licei milanesi, poi all’Università Cattolica di Milano, dove sarà assistente alla cattedra di Filosofia della religione.

Nei primi anni Settanta entra nel seminario della Comunità Missionaria “Paradiso” a Bergamo e nel 1975 viene ordinato sacerdote.

Durante gli anni successivi diventa responsabile della Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo e dal 1978 è trasferito a Roma per curare le relazioni tra Comunione e Liberazione e la Santa Sede, lavoro che lo terrà impegnato per quindici anni.

Nel 1987 ottiene la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense con una tesi su sant’Agostino. Dal 1989 al 1996 ricopre la cattedra di gnoseologia e metafisica presso l’Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, a Roma, del quale è vice-preside dal 1993 al 1996.

Nel 1990 viene nominato Cappellano di Sua Santità.

Nei primi anni Novanta partecipa come perito all’VIII e come uditore alla IX Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi e nel 1996 viene nominato Prelato onorario di Sua Santità.

Ha pubblicato numerosi articoli di pastorale, filosofia e teologia sui più importanti quotidiani italiani. È stato redattore della rivista internazionale di teologia Communio.

Ha collaborato a diverse trasmissioni RAI, sia come redattore che come commentatore televisivo. È autore di oltre cinquanta libri, tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, francese, portoghese e russo.

Nel 1985 fonda la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, Società di Vita Apostolica di diritto pontificio. Tale comunità, formata da 110 sacerdoti e 40 seminaristi, è presente in diciassette paesi di quattro continenti. Di essa è Superiore Generale fin dalla fondazione.