“Questa bottiglia non mi è mai piaciuta, ma ora è diventata un simbolo di forza e resistenza. Abito di fronte a quella che un tempo fu la Torre dei Modenesi. Il 20 maggio, durante la prima terrificante scossa di terremoto, in casa mia cadde tutto: libri, piatti, bicchieri, mobili. Solo questa bottiglia rimase al suo posto, sullo scaffale”. Così Alice, di Finale Emilia, presenta l’oggetto che ha donato al Museo civico d’arte di Modena e che da venerdì 14 settembre alle 18 entrerà a far parte, insieme ad altre decine di “pezzi” dell’installazione “Altro da cose” realizzata dall’artista Claudia Losi. Si tratta di un “work in progress” la cui creazione continuerà per tutta la tre giorni del Festival filosofia nella sede del Museo, in largo Porta Sant’Agostino 337.
Sono già circa 80 i cittadini che hanno risposto all’invito dell’artista: “Porta una ‘cosa’ di cui ti vuoi privare e raccontaci il tuo legame con essa. L’ingombro massimo è quello che puoi tenere in mano o sottobraccio”. Bikini, rasoi, scatoline, fazzoletti, frammenti di intonaco, vasetti di noce moscata, perfino un panno da lucidatrice: questi alcuni degli oggetti che entreranno a far parte del lavoro dell’artista piacentina. Claudia Losi inserirà gli oggetti in una serie di sfere di filato che le avvolgeranno come bozzoli fino a farle scomparire. Le “cose” possono essere consegnate al museo fino a domenica 16 settembre alle 18. Alla raccolta parteciperanno anche politici modenesi, a cominciare dall’assessore alla Cultura Roberto Alperoli, e alcuni dei filosofi invitati al Festival.
Il museo resterà aperto venerdì 14 settembre dalle 9 alle 23; sabato 15 dalle 10 del mattino all’una di notte; domenica 16 dalle 10 alle 20. L’opera resterà poi in mostra dal 18 settembre al 18 novembre da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, mentre il lunedì è giorno di chiusura. Per informazioni si può consultare il sito internet (www.comune.modena.it/museoarte).