Cinquantatre donne dei Comuni terremotati del Modenese prestano il loro volto e hanno accettato di esprimere le loro emozioni per l’agenda e il calendario 2013 promossi dal Coordinamento provinciale Donne pensionate dello Spi/Cgil modenese.
Donne pensionate, cittadine, ma anche sindaci come Luisa Turci di Novi e Antonella Baldini di Camposanto, hanno collaborato al progetto memoria voluto dalle donne dello Spi/Cgil e coordinato dalla professoressa Adriana Barbolini con il prezioso contributo della fotografa Marzia Lodi di Novi.
Un progetto per ricordare il dramma del terremoto del 20 e 29 maggio, ma anche per ripartire.
“Io farò… Donne per la ricostruzione: le piccole cose sono grandi cose” è stato il modo per far raccontare a ciascuna delle donne fotografate un gesto della sua vita quotidiana che più le manca e dal quale vorrebbe riprendere una vita normale.
Così ad esempio Diva di Finale Emilia dice: “Non voglio più comprare oggetti, quelli che avevo si sono rotti, non ne voglio più, le cose che mi sono rimaste bastano. Vorrei di nuovo portare i garofani per il 1° Maggio, per raccogliere soldi”.
Oppure il sindaco di Novi: “Bisogna ridare realtà al pensiero, perché oggi penso: “Vado a casa”, ma la mia casa non c’è più. Allora è davvero indispensabile non doverlo solo pensare, ma occorre che tutti tornino a casa al più presto”.
E Renata di Cavezzo: “Ritornerò a tavola per il pranzo domenicale con i miei figli e le loro famiglie”.
Sono tante ed emozionanti le testimonianze e i volti femminili che vanno a riempire i 12 mesi del calendario e dell’agenda 2013.
Il laboratorio è stato condotta dalla fotografa Marzia Lodi insieme alla professoressa Barbolini nel mese di luglio 2012 direttamente nei Comuni terremotati dove vivono le donne fotografate e intervistate .
“E’ stato un progetto entusiasmante – commenta Luisa Zuffi segretario provinciale Spi/Cgil presente stamattina in conferenza stampa con le curatrici del progetto Barbolini e Lodi e la responsabile di Lega Spi Area Nord Liviana Branchini – abbiamo trascorso giornate intere sul campo con le compagne pensionate della Bassa, con le nostre attiviste sindacali, con le donne dei Comuni terremotati che abbiamo incontrato e fotografato e a cui abbiamo dato voce. Sono le donne che con i piccoli gesti quotidiani mandano avanti la vita di tutti i giorni (pulire casa, portare a scuola i bimbi, fare i tortellini, ecc…) e su questi gesti si fonda il ritorno alla normalità per le popolazioni terremotate”.
Calendario e agenda sono in vendita al contributo di 5 euro l’uno (sono possibili offerte di maggior importo), presso le sedi sindacali Cgil di tutta la provincia (comprese le sedi Cgil, provvisorie e ripristinate, nei Comuni terremotati). Lo Spi/Cgil ha sostenuto tutte le spese di realizzazione e il ricavato sarà interamente destinato all’acquisto di materiali didattici per le scuole dei territori terremotati.
Adriana Barbolini è insegnante in pensione di materie letterarie. Da anni collabora con il sindacato SPI-CGIL per l’area “Memoria” ed è collaboratrice Scientifica della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Arezzo). E’ esperta nel campo della ricerca di memorie territoriali e in quello della formazione di insegnanti. Dal 2002 al 2009 ha collaborato con Officina Emilia per la raccolta di memorie del lavoro e per la formulazione di itinerari didattici rivolti a studenti di Scuola Media di primo e secondo grado. Il suo lavoro più recente per conto dello Spi/Cgil è la raccolta di storie del lavoro relativa a operai e operaie della fabbrica Samis-Bellentani di Finale Emilia (da cui è stato tratto il volume “Un monumento alle speranze perdute”) al fine di testimoniare la qualità del lavoro e dello stile di vita di una comunità che basava il suo benessere sul lavoro in quella fabbrica.
Marzia Lodi è nata a Carpi nel 1970 e lavora nel suo studio fotografico a Novi di Modena. Fotografa e scrittrice, è autrice di diversi volumi fotografici, cataloghi d’arte, volumi di gastronomia.
Fra gli altri, ha realizzato nel 2011, in collaborazione con Comune di Novi di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Unione delle Terre d’argine, un documentario fotografico e un’istallazione, Italia, ritratto di un paese, undici immagini esposte all’ingresso della sala civica in piazza 1° Maggio a Novi per il progetto “Principi Ricostituenti, dodici punti fermi sull’Italia che cambia, l’articolo 3”.
Per MUP editore ha progettato e realizzato volumi tra fotografia e gastronomia, con ricette inedite mirate a rinnovare la tradizione gastronomica del territorio.