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Pan de Re: il pane di Reggio Emilia a filiera corta e a qualità controllata, conquista i reggiani

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“Pan de Re – afferma l’assessore all’agricoltura della Provincia Roberta Rivi – è il simbolo di un modi diverso di alimentarsi, di fare filiera e di creare economie locali che, in un momento di recessione come questo, non è cosa da poco. Ora Pan de Re si potrà trovare nei 32 forni di Reggio Emilia e provincia e dal 17 settembre 5.000 bambini grazie a CIR Food potranno gustarlo nelle mense delle scuole materne e primarie del Comune di Reggio Emilia, Albinea, Montecavolo, Scandiano.

40 quintali complessivamente tra farina del Pan de Re per il pane e farina del Pan de Re per gnocco e grissini, 12.000 pagnotte, 1800 crostate di prugna zucchella, 500 scatole di ostie al parmigiano reggiano: sono i numeri della terza edizione di Pan de Re, la rassegna, promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia con il sostegno di Credem, dedicata al pane di Reggio a filiera corta e qualità controllata, che si è chiusa domenica 9 settembre.

“Il grande consenso con il quale è stato accolto anche quest’anno il Pan de Re, un prodotto 100% di origine reggiana, che fa da traino anche ad altri prodotti del territorio – afferma l’assessore all’agricoltura Roberta Rivi – ci gratifica, perché dimostra che i cittadini oggi sono sempre più consumatori consapevoli, attenti alla cura della propria salute attraverso il cibo. Pan de Re è il simbolo di un modi diverso di alimentarsi, di fare filiera e di creare economie locali che, in un momento di recessione come questo, non è cosa da poco. E’ un risultato che ci riempie di soddisfazione, frutto del lavoro di tutti quelli che hanno creduto assieme alla Provincia di Reggio Emilia nel valore di questo progetto che è stato compreso e apprezzato dai reggiani”.

Ogni anno la rassegna, realizzata con la collaborazione di Associazione provinciale panificatori Confcommercio, AssoPanificatori Reggio Emilia, Cna Reggio Emilia, delle aziende molitorie Progeo, Denti industria molitoria srl, Cap Consorzio agrario provinciale di Reggio, delle associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Ugc-Cisl e di un gruppo di aziende agricole del territorio, aggiunge partecipazioni e prodotti. Per sei giorni infatti i reggiani hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio il pane di Reggio e novità alimentari a qualità garantita, oltre ai valori culturali e simbolici del cibo grazie agli interventi, tra gli altri, di Ermanno Cavazzoni, Massimo Montanari e Paolo Albani e agli spettacoli del Azadeh Bellydance Group, dei Tamburi del Crostolo e del Desperanto Quartet, il gruppo, formato dal noto polistrumentista Paolo Simonazzi. Senza dimenticare, tra le proposte più apprezzate, il mini corso di cucina con assaggio di Pietro Scapinelli della Congrega dei Liffi e di Alberto Ruozzi del ristorante Badessa di San Donnino.

“Il Pan de Re – aggiunge Roberta Rivi – ora può essere acquistato nei 32 forni di Reggio Emilia e provincia che hanno attivato il percorso di certificazione così come a suo tempo hanno fatto gli agricoltori all’atto delle semine e le aziende molitorie. (I recapiti dei forni sono disponibili su www.provincia.re.it ). Dal 17 settembre poi le pagnottine del Pan de Re, per la gioia di quasi 5.000 bambini, saranno sulla tavola nelle mense delle scuole materne e primarie del Comune di Reggio Emilia, di Albinea, Montecavolo e Scandiano, grazie alla scelta di CIR Food di introdurre questo prodotto nel pasto dei bambini in un’ottica di educazione al consumo e alla buona alimentazione”.