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Fiorano: presentato il Preliminare del Psc

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Questa mattina, martedì 11 settembre 2012, nella Sala Giunta, il Documento Preliminare della ‘Variante al Psc’ del Comune di Fiorano Modenese, presenti il sindaco Claudio Pistoni, l’ing. Roberto Farina di Oikos Ricerche, studio incaricato, e l’arch. Bruno Bolognesi, responsabile del servizio urbanistica.

Il Piano Strutturale Comunale (Psc) era stato approvato nel giugno 2005, a conclusione di un iter iniziato nel 2002 e già da allora si era ipotizzato di porlo a verifica dopo cinque anni.

Le normative regionali in materia hanno subito modificazioni e la provincia di Modena ha approvato nel 2009 il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp), con la necessità di adeguarvi il Psc di Fiorano e, a cascata, anche gli altri strumenti urbanistici: Piano Operativo Comunale (Poc) e Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue). Per questo il 5 gennaio 2011 era stato deliberato un ‘Atto ricognitivo. Indirizzi per la redazione di una variante di aggiornamento del vigente Psc’ arrivando con delibera della Giunta Comunale n. 85 del 2 agosto 2012 ad approvare il ‘Documento preliminare’, la ‘Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (Valsat), il Quadro Conoscitivon(Qc) e le indagini sismiche, quali documenti preliminari per avviare il confronto che si avvia con la ‘Conferenza di pianificazione’, prevista dalle norme quale attività di concertazione con gli altri enti territoriali, con le altre amministrazioni e con le associazioni economiche e sociali di tutti i soggetti che abbiano interessi sul territorio.

Nel documento preliminare vengono evidenziate due nuove prospettive rispetto alle quali il territorio e la situazione socioecomomica di Fiorano possono essere interpretati alla luce della crisi economica e finanziaria, nonché dei fenomeni sociali, culturali, territoriali, ambientali in atto e in rapida evoluzione: il ruolo che anche nelle scelte urbanistiche e territoriali va attribuito nella prospettiva di medio-lungo termine alla costruzione di una “economia della conoscenza” (che significa anche dell’informazione, della formazione e della ricerca/innovazione); la prospettiva strategica di evoluzione dell’assetto (economico e insieme fisico-ambientale) verso un modello che in sintesi definiamo di “green economy”, che consiste nella progressiva costruzione di nuovi equilibri tra organizzazione della produzione, mobilità, servizi, abitazione, facendo emergere e via via rafforzando il significato economico e insieme etico di una “qualità ambientale di sintesi” dell’ambiente umano, che rappresenta un obiettivo su cui far convergere in modo coerente ed efficace l’insieme delle politiche e delle azioni di governo del territorio.

Con queste prospettive vengono definitivi gli obiettivi della variante al Psc: adeguarlo alle normative in vigore; verificare lo stato di attuazione di Psc e Poc vigenti; sviluppare il ruolo della cooperazione e della concertazione delle politiche economiche e sociali locali, effettuare scelte mirate a migliorare la competitività della città e del territorio; mettere in sicurezza il territorio (a partire dall’assetto idrogeologico e dal dissesto, e dall’adeguamento antisismico del patrimonio pubblico di interesse strategico e progressivamente del patrimonio privato); migliorare la qualità della vita e la sicurezza degli abitanti e delle attività presenti nel territorio, con particolare attenzione alle categorie e condizioni sociali che presentano esigenze specifiche (bambini e giovani, anziani, giovani coppie, lavoratori immigrati, persone con disabilità e loro famiglie, ecc.); assegnare un ruolo strategico ai temi della qualità ecologica degli interventi, del risparmio energetico e della riduzione dei fattori di inquinamento, con particolare attenzione agli strumenti di incentivazione e promozione di interventi di rigenerazione funzionale, ambientale e architettonica dei tessuti urbani consolidati; definire l’assetto strutturale del sistema della mobilità; migliorare l’efficacia delle scelte operative attraverso due strategie: applicazione generalizzata della perequazione urbanistica, e messa a punto di strumenti operativi efficaci (STU, project financing, e simili); definire un piano integrato dei servizi, per la programmazione degli interventi di qualificazione delle dotazioni (edilizia scolastica, parchi urbani, rete piste ciclabili, altre attrezzature) e dell’edilizia residenziale sociale; dare forte impulso alla qualificazione dell’ambiente urbano per la trasformazione dei tessuti parzialmente edificati e degli ambiti di territorio investiti da previsioni di espansione, con ridisegno della morfologia e dell’assetto funzionale, finalizzato alla qualità degli spazi pubblici e il decoro degli edifici privati; aggiornare gli strumenti normativi relativi alla disciplina degli insediamenti storici e alla perimetrazione delle aree insediate da trasformare; individuare le migliori strategie atte a garantire la tutela e a promuovere la valorizzazione del patrimonio naturale, le specifiche peculiarità o gli elementi di pregio del territorio, come i parchi, le aree archeologiche, il paesaggio; semplificare le procedure di modifica ed adeguamento delle strutture destinate ad attività produttive industriali e terziarie, per renderle in grado di corrispondere in tempo utile all’evoluzione delle esigenze dei settori economici interessati.

I documenti relativi al Psc sono pubblicati sul sito www.fiorano.it