Dalle raccolte dei calciatori con le “fifi” adattate per una varietà di giochi, agli album didattici come la “Storia del Risorgimento”, fino a quelli sui cantanti, le serie televisive e i cartoni animati: Happy days e Heidi, Sandokan e Nick Carter, Star wars e Harry Potter. Il binomio Panini e figurine da oltre 50 anni entra di diritto nei riti, nei giochi e nella memoria di intere generazioni di bambini.
Il ritratto della vicenda familiare, imprenditoriale e culturale dei Panini, che muove i primi passi a Modena nel 1961, è rappresentato nella mostra “Cose che si attaccano al cuore – La storia e il mito delle Figurine Panini”, che inaugura il 14 settembre alle 17 al Foro Boario in concomitanza con il festival filosofia. Una mostra che racconta come le idee geniali, sorrette da volontà e passione, possono raggiungere qualsiasi traguardo. Ma anche una celebrazione dell’infanzia, in cui praticamente tutti hanno aperto, almeno una volta, una bustina Panini cercando la figurina mancante per completare l’album.
La storia muove i primi passi da una edicola del centro di Modena gestita dai Panini, famiglia numerosa con otto figli, originaria del maranellese.
Dopo tante ricerche, alla fine del 1961 i fratelli trovano un tipografo capace di spiegare come trasformare una foto in bianco e nero in una figurina colorata da inserire nella prima edizione dei “Calciatori”.
Da allora le “figu” Panini entrano in tutte le edicole italiane, per invadere poi tanti Paesi del mondo, esplorando i temi più svariati: la fiction televisiva, con Sandokan e Pinocchio; i cartoni animati, con Heidi e Remi; le grandi manifestazioni sportive dalle Olimpiadi agli Europei di calcio; le saghe hollywoodiane come Guerre Stellari e Harry Potter; le raccolte didattiche che negli anni ‘60 e ‘70 aiutavano nelle ricerche scolastiche.
Chi visita la mostra rivedrà alcuni di questi album e pezzi unici che mostrano la genesi degli album Tra questi, la bozza della primissima raccolta dei Calciatori, le illustrazioni originali per le raccolte dei personaggi Disney, le “pizze” con le pellicole da cui venivano tratte le figurine di Happy Days e Star Trek.
La mostra riserva un occhio di riguardo alle idee, passioni, tecnologie e intuizioni dei fratelli Panini e ai loro talenti complementari per il successo dell’azienda: Giuseppe sviluppava i progetti editoriali, Benito seguiva la distribuzione, Umberto creava macchine per automatizzare i processi industriali e Franco è riuscito a diffondere il marchio anche all’estero.
Oggi, il timone del gruppo editoriale Panini spa è passato a una nuova proprietà e a un nuovo gruppo dirigente che, raccogliendo l’eredità dei fondatori, hanno dato nuovi impulsi creativi e commerciali alla figurina. Il nuovo millennio ha portato successi a livello globale per il marchio Panini che ha consolidato la presenza sui mercati mondiali, esportando un modello vincente di intraprendenza creativa italiana.
La mostra si inaugura il 14 settembre alle 17 e chiude alle 23. L’ingresso è sempre gratuito. Durante il Festival Filosofia, il 15 e il 16, apre alle 11 e chiude alle 23.
Dal 17 settembre al 14 ottobre apre da martedì a domenica dalle 15.30 alle 19.30, da venerdì a domenica anche al mattino dalle 9.30 alle 13.30. Chiuso lunedì.
La mostra “Cose che si attaccano al cuore – La storia e il mito delle Figurine Panini” al Foro Boario di Modena è realizzata da Panini Spa., Franco Cosimo Panini Editore, Immobiliare Montecarlo, Azienda Agricola Hombre, con il sostegno del Comune di Modena e della Fondazione cassa di risparmio di Modena.