Una rafforzamento delle garanzie di mantenere il controllo pubblico di Hera e un consolidamente della sua funzione sociale, oltre alla prospettiva di migliorare le ricadute economiche per il territorio. Sono alcuni degli aspetti sottolineati dal sindaco di Modena Giorgio Pighi nel presentare alla commissione consiliare Risorse nel pomeriggio di oggi, martedì 31 luglio, l’operazione che prevede la fusione per incorporazione in Hera spa della multiutility AcegasAps, i cui principali soci sono i Comuni di Padova e Trieste.
Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione di Hera e l’assemblea di AcegasAps Holding, che controlla la società, hanno sottoscritto un accordo quadro che delinea i principali elementi dell’aggregazione tra i due gruppi, che avrà efficacia a partire dal 1 gennaio 2013.
“Il percorso di approvazione da parte del Consiglio comunale inizia ora – spiega il sindaco Pighi – superata la fase in cui i vincoli di riservatezza sulle attività di una società quotata, come è il caso di Hera, non consentivano di anticipare le informazioni sull’operazione che si stava definendo. E che darà vita a una società con un valore di produzione superiore ai quattro miliardi e mezzo, un margine industriale di 750 milioni e un utile netto di circa 140 milioni. Numeri che – aggiunge il sindaco – offrono solide certezze sul valore della partecipazione e vantaggi strategici rispetto alla capacità di investimento, all’efficienza e alla qualità della gestione, anche nella prospettiva di partecipare a gare per l’assegnazione dei servizi”.
La nuova multiutility, infatti, sarà il primo operatore in Italia per rifiuti trattati (5,5 milioni di tonnellate all’anno), il secondo per volumi di acqua venduti (300 milioni di metri cubi all’anno), il terzo nella distribuzione di gas (oltre 1,5 milioni di punti di fornitura e 2,9 milioni di volumi distribuiti) e il quinto operatore nella vendita di energia elettrica a clienti finali (11 TWh di energia elettrica venduta e oltre 650 mila clienti). E la società sarà tra le prime 30 in Italia per capitalizzazione.
La fusione per incorporazione si svolgerà in due fasi: prima avverrà la fusione di AcegasAps Holding in Hera e successivamente un’Opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) a favore dei soci di minoranza completerà l’operazione con l’aggregazione definitiva. I Comuni di Padova e Trieste, inoltre, ha annunciato il sindaco Pighi, aderiranno al patto di sindacato di Hera già esistente che raggruppa gli oltre 180 soci pubblici: “Ciò comporta che le quote assoggettate al patto di blocco rimarranno pari al 51 per cento del capitale di Hera”.
La quota di Hsst, la holding che riunisce i Comuni modenesi soci di Hera, passerà dall’attuale 12,5 per cento all’11,1 per cento dopo la fusione e al 10,4 per cento dopo l’aggregazione. I Comuni di Padova e Trieste avranno una quota del 5,7 per cento ciascuno dopo la fusione e del 5,3 per cento dopo l’aggregazione.