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Sisma: ad azienda di Concordia l’Oscar Coldiretti per la ripresa post-terremoto

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Flavio Roveri, classe 1987, di Concordia, allevatore di mucche da carne, è il vincitore del premio “Io riparto”, il riconoscimento speciale che “Oscar Green”, concorso per l’innovazione in agricoltura promosso da Giovani Impresa Coldiretti, con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha assegnato all’azienda che ha dimostrato volontà e intraprendenza nel riavviare l’attività dopo il sisma.

Nonostante il parziale crollo della sua abitazione, il crollo del ricovero attrezzi e del silos, le lesioni al magazzino, Flavio è intenzionato a portare avanti il suo progetto di introdurre in azienda nuove tecnologie per l’alimentazione animale e nuove attrezzature irrigue per migliorare la coltivazione dei cereali necessari all’allevamento. Il giovane imprenditore è stato premiato via video dal Trio Medusa, che gli ha consegnato un buono per il ripristino delle attrezzature aziendali.

Si è trattato – sottolinea Coldiretti – di un incoraggiamento importante sul piano umano ed economico per sostenere chi vuole ripartire con il proprio lavoro per la rinascita sociale e ambientale di tutto il territorio colpito.

Il 30% delle aziende agricole danneggiate dal terremoto sono condotte o hanno al loro interno almeno un giovane con meno di 40 anni. Secondo la stima di Coldiretti Emilia Romagna sono su oltre 5.500 aziende agricole colpite dal sisma in Emilia Romagna, circa 1.800 sono gravemente danneggiate, con danni alle abitazioni, alle stalle, ai fienili, ai capannoni e alle attrezzature.

L’alta specializzazione dell’agricoltura in queste zone che può contare su un’agricoltura di qualità basata sull’ortofrutta, il vitivinicolo e il Parmigiano Reggiano, – sottolinea Coldiretti – ha consentito una maggiore permanenza di giovani, che garantisce aziende più vitali. Le aziende con maggiore presenza giovanile, infatti, possiedono una superficie superiore del 70% rispetto alla media regionale rilevata dal censimento agricolo 2010 (23,44 ettari per le aziende con giovani, contro il 14,63 della media nazionale) e un fatturato più elevato del 79% della media e il 55% di occupati in più.

Le aziende colpite dal sisma – sottolinea Coldiretti – hanno solo la possibilità di scegliere se chiudere o ripartire poiché le uniche attività che certamente non saranno delocalizzate sono proprio quelle legate all’agricoltura e ai suoi prodotti tipici, che non possono essere prodotti al di fuori del territorio d’origine.

Durante la serata un altro riconoscimento è stato assegnato ad un’azienda modenese. Per la sezione Campagna Amica, che premia i punti di vendita diretta che si distinguono per l’elevata propensione a mettere in relazione le esigenze dei consumatori e quelle delle imprese agricole, è risultata vincitrice l’azienda “Il Ciliegio”, di Giulia Bernabei. Ad un’altitudine di 500 metri, a Serramazzoni (Modena), Giulia, 32 anni, due figlie, produce prevalentemente frutta: ciliegie, susine, pesche, pere, mele, frutti antichi, miele, ortaggi e cereali. Da circa un anno ha realizzato un laboratorio di trasformazione in cui produce confetture, passata di pomodoro, dolci, pane e tanto altro, per la propria e per altre aziende agricole.

 

Nella foto: Flavio Roveri (a sinistra) premiato da Coldiretti