Delocalizzazione? No, rilocalizzazione. Il più possibile temporanea. E’ questa la soluzione scelta dalla Wam, l’azienda di Ponte Motta di Cavezzo, leader mondiale nella produzione di sistemi di trasporto a coclee. Multinazionale con filiali anche in Russia e India, la Wam ha ripreso la produzione a 50 giorni dal primo sisma, a sole 6 settimane dalle scosse del 29 maggio che hanno lesionato in maniera profonda strutture e uffici di Ponte Motta che ospitavano circa 500 dipendenti, rendendoli inagibili.
Ha così affittato capannoni a Formigine. Ripartenza veloce, figlia anche della solidarietà trasversale di imprenditori e istituzioni locali. L’obiettivo di medio periodo resta recuperare in toto la sede di Ponte Motta. Traguardo che la Wam spera di raggiungere il più presto possibile, anche se i tempi non possono ancora essere stimati con esattezza. In attesa però del ripristino della struttura e della messa in sicurezza secondo i dettami del Dlgs 74, l’azienda di Wainer Marchesini e le organizzazioni sindacali hanno trovato l’accordo per lo spostamento momentaneo di attività produttive a Formigine, con il conseguente trasferimento di una parte dei lavoratori che sarà crescente in funzione dello spostamento di parti di attività. La Wam mette a disposizione dei dipendenti un servizio navetta giornaliero andata/ritorno Ponte Motta-Formigine.
Il Sindaco Franco Richeldi e l’Assessore Maria Costi hanno visitato i capannoni formiginesi dove si svolge l’attività produttiva della Wam ed hanno incontrato Wainer Marchesini (nella foto) che ha dato la disponibilità per raccontare nel corso del Settembre Formiginese, la sua esperienza di cittadino e di imprenditore nei giorni del terremoto. “Ho incontrato un imprenditore determinato e fiducioso nonostante gli ingenti danni subiti dal terremoto – ha detto il Sindaco Richeldi – sono certo che riuscirà a recuperare al più presto lo stabilimento di Ponte Motta perché il suo primo obiettivo è quello di ripristinare i posti di lavoro per i suoi dipendenti. Intanto la scelta anche di Formigine permette alla Wam di non fermarsi e di guardare avanti con rinnovato ottimismo”.
“Siamo in ginocchio, ma siamo vivi – ha replicato Marchesini ringraziando gli amministratori per la visita – la velocità d’intervento è il modo migliore per preservare i posti di lavoro per tutti, ed è grazie alla capacità di lavorare in gruppo e alla forte specializzazione di persone preparate, che riusciremo a riportare in breve tempo la produzione a Ponte Motta, dando una speranza di futuro ai dipendenti e alle loro famiglie. Veniamo da una terra di contadini nella quale il ritmo è scandito dalle stagioni; le stagioni durano 3 mesi e lavorando giorno e notte, forse la prossima stagione ritroveremo il frutto del nostro lavoro e così anche il sorriso”.