Da sabato 21 luglio, tra auto storiche, paracadutisti, visite guidate tra i ritrovamenti e uno spettacolo teatrale introdotto da Valerio Massimo Manfredi, aprono il parcheggio interrato Novi Park e il parco museo archeologico Novi Ark. Dalla stessa data l’intero Novi Sad diventerà zona pedonale, il tratto iniziale di viale Monte Kosica, da via Cittadella all’ingresso del parcheggio, così come via Fontanelli, tra la rotatoria di viale Monte Kosica e l’ingresso del parcheggio, diventeranno a doppio senso per consentire l’accesso al Novi Park ogni direzione e saranno adeguati i corrispondenti impianti semaforici. In contemporanea, il tratto transitabile di via Taglio e la laterale via Cesare Battisti diventeranno a sosta vietata, mentre per piazzale Sant’Agostino il divieto è rimandato al 7 gennaio prossimo in accordo con le associazioni dei commercianti.
Con l’apertura del Novi Park e il cambio di viabilità di alcune zone del centro storico, prende avvio a tutti gli effetti la prima fase del Piano sosta predisposto dal Comune di Modena, che vedrà come prossima tappa l’avvio del pagamento della sosta su strada nelle nuove zone margini e la scadenza per la regolarizzazione dei permessi Ztl verde, per i quali è previsto il versamento di un ticket da parte dei residenti del centro storico. Questa seconda fase attuativa è infatti stata rinviata al 6 agosto per consentire ai cittadini di effettuare le necessarie operazioni. Fino a quella data sulle auto in sosta nelle zone di prossima tariffazione saranno apposti volantini, così come verranno lasciati sulle auto con permesso Ztl verde in sosta in centro storico. I residenti che hanno già effettuato abbonamenti mesili e annuali, o che lo sottoscriveranno entro il 6 agosto, vedranno prolungata la validità degli stessi per un tempo corrispondente al rinvio della manovra.
Con il taglio del nastro di Novi Park e Novi Sad in programma sabato 21 luglio alle 10.30 alla presenza del sindaco di Modena Giorgio Pighi, dell’assessore al Centro storico e Piano della sosta Daniele Sitta, del soprintendente per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna Filippo Maria Gambari e del presidente di Modena Parcheggi Roberto Davoli, si darà il via a una due giorni di appuntamenti. Dalle 15.30 il Novi Park sarà accessibile e, così come la navetta verso il centro storico, rimarrà gratuito per l’intero fine settimana, fino alla mezzanotte di domenica.
La prima occasione per rinnovare il parcheggio sarà, oltre al tradizionale passeggio in centro storico del sabato pomeriggio, lo spettacolo “La strada si anima” in programma alle 21.30 al Novi Ark (ingresso di viale Monte Kosica), a cura del Museo civico archeologico etnologico. Lo spettacolo, con la presentazione di Valerio Massimo Manfredi e la pièce teatrale “Siamo rimasti troppo al buio”, sarà trasmesso anche in diretta streaming sui siti del Comune di Modena (www.comune.modena.it), della Gazzetta di Modena, del Resto del Carlino e di Trc. Al termine della rappresentazione seguirà un rinfresco a cura del Novi bar e dell’associazione Pomposa a prezzo fisso, il cui incasso sarà devoluto alle popolazioni terremotate.
Domenica 22 luglio alle 18 paracadutisti in volo si lanceranno sul Novi Ark, fino alle 23 negli anelli attorno al parco si svolgerà un mercato straordinario e in contemporanea avranno luogo animazioni per ragazzi e visite guidate al parco archeologico. Anche in questo caso, il Novi bar e l’associazione Pomposa proporranno un rinfresco pro-terremotati a prezzo fisso.
Al Comune di Finale Emilia, per la ricostruzione di due scuole, andrà anche l’incasso del primo giorno di sosta a pagamento del Novi Park e della navetta da e verso i principali punti d’interesse del centro, previsto per lunedì 23 luglio. Modena Parcheggi ha inoltre deciso di donare i container che nei mesi passati hanno ospitato l’infobox del Novi Park, e che a giorni saranno smontati, al Comune di Novi che vi collocherà i propri uffici.
NOVI PARK APERTO DALLE 15.30
Il parcheggio interrato custodito sarà accessibile tutti i giorni 24 ore su 24 e offrirà circa 2000 posti auto. Fino a domenica sera rimarrà gratuito, così come il servizio navetta
Dal pomeriggio di sabato 21 luglio il parcheggio interrato custodito Novi Park sarà a tutti gli effetti operativo e rimarrà accessibile tutti i giorni 24 ore su 24. Dalla stessa data sarà attivo anche il servizio di navetta predisposto da Seta che dalle 7 alle 20.30 partirà verso i principali punti d’interesse del centro storico (via Emilia, corso Canalgrande, piazza Roma e via Farini) con frequenza di otto o dieci minuti a seconda della fascia oraria.
Al termine di circa tre anni di lavori, dopo l’inaugurazione in programma la mattina di sabato 21 luglio dalle ore 15.30 il parcheggio aprirà definitivamente per consentire la sosta, che fino alla mezzanotte di domenica 22 luglio sarà gratuita. Anche la navetta per l’intero fine settimana rimarrà gratuita per coloro che parcheggeranno l’auto all’interno del parcheggio interrato. Gli introiti derivanti da sosta e navetta di lunedì 23 luglio (per tutte le 24 ore), prima giornata a pagamento, saranno invece devoluti al Comune di Finale Emilia, tra i più colpiti dagli eventi sismici dello scorso maggio.
Il parcheggio interrato Novi Park, con una superficie di 50 mila metri quadrati su due piani, dispone di un totale di 1700 parcheggi tra box e posti auto in struttura e 300 in superficie. I due ingressi, in via Monte Kosica e viale Fontanelli, sono forniti di ascensore, uno di questi anche idoneo per il trasporto biciclette. Presenti, inoltre, quattro corpi scala con uscite di sicurezza. Il parcheggio sarà custodito 24 ore su 24 e sorvegliato attraverso le 150 telecamere di sicurezza presenti nei due piani. Il collegamento ai principali punti del centro sarà garantito dalla navetta, dalle linee di trasporto pubblico 4, 6, 7, 11. Sarà inoltre possibile utilizzare il servizio di noleggio gratuito delle biciclette del Comune “C’entro in bici”, in corso di sistemazione e potenziamento, che da settembre conterà nella zona del Novi Sad nuove 44 biciclette dentro e fuori dal parcheggio interrato.
Nella prima fase di vendita dei posti auto del Novi Park, riservata esclusivamente ai possessori di permesso Ztl verde, quindi residenti del centro storico e proprietari di alloggi che si impegnano a dare il parcheggio in uso o in affitto agli inquilini o a soggetti autorizzati, sono circa 80 i parcheggi venduti e 150 le persone che hanno espresso interesse e chiesto di fare un sopralluogo. Da marzo 2013 la vendita sarà invece estesa a tutti. Gli affitti annuali, la cui prenotazione è stata aperta da circa un mese, sono attualmente una trentina.
La sosta a tariffa oraria nel parcheggio sarà di 90 centesimi all’ora, 30 dopo le ore 20. Per gli studenti è prevista una tariffa scontata di 2 euro per una sosta di cinque ore (3 euro per l’intera giornata). Parcheggiare nella zona esterna tariffata dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 20 costerà invece 1 euro.
Per coloro che hanno acquistato un box, un posto auto o hanno effettuato un abbonamento almeno annuale al Novi Park il servizio navetta e quello serale di taxi, per il trasporto fin sotto casa, sarà gratuito. Per tutti gli altri la spesa per il servizio navetta sarà di 50 centesimi a tratta, 1 euro andata e ritorno.
La realizzazione e la gestione del parcheggio è a cura della società Modena Parcheggi, che ha finanziato i costi di realizzazione della struttura, della sistemazione della sosta su strada, degli scavi archeologici risultati necessari durante la realizzazione del parcheggio e del museo parco archeologico Novi Ark, per un totale di 35 milioni di euro più Iva. La società gestirà la struttura, che rimane di proprietà del Comune, per 41 anni e due mesi. Nel periodo della concessione, inoltre, investirà in manutenzione straordinaria ulteriori 28 milioni.
Per acquistare o affittare box o posti auto al Novi Park è ora possibile rivolgersi all’ufficio cassa del parcheggio interrato. Per ulteriori informazioni: www.modenaparcheggi.it, www.novipark.it, www.atuttasosta.it.
AL NOVI ARK SI VIVE L’ATMOSFERA DI MUTINA
Il parco museo archeologico sarà accessibile a ingresso libero e gratuito 24 ore su 24. In mostra strada romana, necropoli, edifici rurali, vasche e anfore dell’epoca
Una passeggiata sulla strada romana, dove sono ben visibili i solchi dei carri che entravano e uscivano dalla città da o verso Mantova, o tra i numerosi reperti venuti alla luce: la necropoli con numerose tombe e monumenti funerari, due edifici rurali, vasche e impianti produttivi, e tre grandi discariche contenenti scarti di anfore e altri materiali archeologici.
E’ quanto proporrà il Novi Ark, il parco museo archeologico nell’area del Novi Sad, a ingresso libero e gratuito 24 ore su 24, a partire dal momento dell’inaugurazione in programma sabato 21 luglio alle 10.30, restituendo alla città l’atmosfera di un angolo periferico dell’antica Mutina, da secoli sepolta sotto terra. Il percorso di visita del parco archeologico è corredato da una serie di pannelli che propone un doppio livello di lettura: per adulti (in italiano e inglese) e per bambini. Per la sistemazione a verde si è tenuto conto delle informazioni fornite dalle analisi dei resti archeobotanici, riproponendo essenze e arbusti, in particolare il bosso, documentati nell’habitat originario di età romana.
I reperti, smontati dal piano originario e rimontati in superficie, si collocano nel complesso in un arco cronologico compreso fra il I secolo a. C. e il V d.C. Il selciato della strada romana, lungo 118 metri e largo 5, è composto da grandi ciottoli con profondi solchi carrai che testimoniano l’intenso traffico di carri in entrata e in uscita dalla città. Le stele funerarie esposte a fianco della strada in un’ipotetica ricostruzione della necropoli di età imperiale raccontano storie di antichi modenesi, vissuti nel I secolo d.C, quando “Mutina, floridissima et splendidissima”, era uno dei centri più importanti del Nord della penisola. Sull’altro lato della strada è stato ricostruito per l’esposizione uno dei contesti funerari di età tardoantica (IV d.C.), epoca di decadenza e progressiva crisi economica dell’impero, durante la quale per fare fronte alla scarsità di materia prima, le stele di età imperiale venivano smontate e riutilizzate come copertura di nuove tombe. Nel parco archeologico sono stati rimontati anche i resti di due edifici rurali (il perimetro intero di una fattoria romana e quello di un grande cortile appartenuto forse a una villa urbano rustica), un pozzo con imboccatura in pietra, una vasca rettangolare con pavimentazione in ciottoli, forse utilizzata per il lavaggio delle pecore prima della tosatura, e un grande bacino circolare con pareti in mattoni che doveva servire probabilmente per l’allevamento delle carpe, come sembra indicare il ritrovamento nei sedimenti del fondo di piante acquatiche compatibili con questa attività e come viene confermato dagli studi che attribuiscono ai romani una certa predilezione culinaria per questo pesce d’acqua dolce. Circa 300 anfore usate presumibilmente per il trasporto di olio, vino e di salsa di pesce importata dalla Spagna, recuperate dalle grandi buche di discarica di età alto imperiale, sono esposte in una suggestiva ambientazione al primo livello del parcheggio interrato, vicino all’accesso pedonale.
Gli altri reperti di età romana rinvenuti nello scavo, attualmente esposti al Palazzo dei Musei nella mostra “Parco Novi Sad: Archeologia di uno spazio urbano”, aperta fino al 16 settembre nel Lapidario Romano, saranno successivamente inseriti nel percorso di visita del Museo civico archeologico. A partire dal prossimo autunno il Museo offrirà alle scuole una nuova proposta didattica sull’età romana che si sviluppa tra parco e museo per una durata di tre ore (per informazioni è possibile contattare il Museo archeologico al numero di telefono 059 2033100).
DAGLI SCAVI DEL NOVI PARK AL NOVI ARK
Smontati i ritrovamenti a cinque metri di profondità e rimontati in superficie. Effettuati scavi su un’area di circa 24 mila metri, ritrovati circa 3800 reperti
Sono stati smontati pezzo per pezzo dal piano originario, posto a cinque metri di profondità, e rimontati in superficie, così da creare un grande parco museo archeologico all’aperto. E’ l’intenso lavoro che si è reso necessario per consentire la realizzazione del parcheggio interrato Novi Park e, allo stesso tempo, rendere fruibili al pubblico i reperti rinvenuti durante i lavori.
Il parco museo archeologico Novi Ark, dove da sabato 21 luglio i modenesi potranno apprezzare un angolo dell’antica Mutina, è il frutto di un progetto condiviso di valorizzazione che ha visto lavorare fianco a fianco il Comune di Modena, la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna, la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici e la società Modena Parcheggi, titolare dei lavori e della gestione di parcheggio interrato e parco archeologico.
Gli scavi archeologici, avviati nel 2009, sono stati effettuati su una superficie complessiva di circa 24 mila metri quadrati, hanno raggiunto i sette metri e mezzo di profondità intercettando le tracce di varie epoche: sporadiche buche e fosse di scarico dell’età del ferro; strade, necropoli, insediamenti rustici, grandi discariche, pozzi, vasche e canalizzazioni dell’età romana (la maggior parte dei ritrovamenti); un complesso monastico con necropoli e pozzo dell’età medievale; un cimitero di appestati, un pozzo e alcune discariche dell’età moderna.
Lo smontaggio delle strutture è avvenuto in maniera scientifica: la strada romana è stata disegnata e rilevata con scanner-laser prima dello smontaggio, i ciotoli sono stati numerati, rimossi e posizionati nell’identica posizione del rinvenimento nel parco archeologico. Sono state anche smontate una vasca circolare di 14 metri di diametro, realizzata in mattoni trapezoidali destinata all’allevamento del pesce, una vasca rettangolare utilizzata forse per la tosatura delle pecore, un grande puteale lapideo da pozzo, le stele funerarie con i loro basamenti e tre tombe tardoantiche realizzate con il reimpiego di resti di monumenti più antichi. Si contano un totale di circa 3 mila 800 reperti notevoli sistemati in 1.869 casse, tra cui i resti di 493 sepolture, di cui 327 di età romana, 45 medievali e 116 riconducibili agli appestati del 1630. Sono inoltre state ritrovate un migliaio di anfore, per lo più intere, e diversi resti di monumenti funerari.
UN PARCO RESTITUITO ALLA CITTA’
Un bar, un’area spettacoli da 3 mila 400 metri quadrati che, insieme alla tribuna, potrà ospitare 4 mila persone. Doppio anello per attività sportive, mercato e altro
Un bar con tavolini al servizio dei frequentatori e degli studenti universitari del Foro Boario (Novi bar), un’area spettacoli e concerti di 3 mila 400 metri quadrati che potrà contare su una tribuna risistemata da mille posti, più altre tremila potenziali sedute davanti all’area attrezzata per il palco.
E’ quanto offrirà il parco Novi Ark a partire da sabato 21 luglio, quando riaprirà alla città dopo i lavori per la realizzazione del parcheggio interrato Novi Park (e in seguito ai ritrovamenti del Novi Ark), durati quasi tre anni. E non è tutto, attorno all’area verde un anello carrabile largo 10 metri e mezzo e lungo 850, per una superficie totale di 9 mila 100 metri quadrati, consentirà di passeggiare e fare sport, oltre ad accogliere gli eventuali esercizi commerciali del mercato nei momenti dedicati. Attorno alla pista un ulteriore anello (l’ex anello stradale), ripavimentato e aggiornato a livello tecnologico, ospiterà il mercato ambulante e altre manifestazioni, lasciando liberi i parcheggi auto davanti al Palazzetto di viale Molza e dietro la Tenda in viale Monte Kosica.
Complessivamente, la superficie del parco avrà un’organizzazione più ordinata e semplice, con percorsi pedonali che attraversano il Novi Ark e 16 piazzole di sosta con 40 panchine. Sono 214 i corpi illuminanti alti installati nel parco e nell’anello, altri 100 segnapasso sono stati posizionati lungo i percorsi pedonali. I nuovi alberi piantati all’interno del parco sono 88, mentre nell’aiuola di separazione tra anello interno ed esterno ne saranno piantumati altri 28. Le aiuole sono state inoltre arredate con quasi 12 mila arbusti.