Altra chiusura eccellente in una Sassuolo dove cinema e locali notturni non sembrano riuscire a trovare la loro collocazione dentro la città del terzo millennio. Chiude infatti anche l’Area, storico locale di via Atene che fece la storia della Sassuolo by night da metà degli anni Novanta a inizio Duemila, quando è cominciata una decadenza che obbliga oggi i proprietari a chiudere del tutto i battenti. “Nel tentativo di rilanciare il locale la scorsa stagione lo abbiamo dato in gestione ad un’associazione, la 41049 di Alan Barbieri, ma i risultati sono stati molto inferiori alle aspettative e ci siamo visti costretti a gettare la spugna”, spiega Emilio Anselmi, uno dei proprietari del locale che pure ne aveva gestito la fase ascendente, salvo poi trovarsi a fare i conti “prima con modelli di aggregazione che sono cambiati, poi con la già citata gestione con la quale, tengo a precisare, la proprietà nulla aveva a che fare”.
E con un locale che oggi sarebbe, dice Anselmi, “l’unico del genere a Sassuolo, e sarebbe in grado di accogliere le istanze dei tanti sassolesi che invece scarrozzano i loro figli fuori città. Purtroppo, ci troviamo fare i conti con una realtà poco ricettiva da questo punto di vista e dopo dieci anni di programmazione saltuaria l’Area può essere considerata un ex locale, o meglio un altro pezzo di Sassuolo che non c’è più. La stessa amministrazione, tra 2009 e 2010, aveva parlato di intraprendere azioni che potessero tenere il cosiddetto popolo della notte lontano dalle zone residenziali, organizzando trasporti ed eventi proprio presso l’Area, ma evidentemente non ne hanno trovato il modo, o hanno fatto altre scelte”. Dall’Area sono passati, negli anni belli, migliaia di sassolesi, attratti da un cartellone che variava sul tema dell’intrattenimento tout court fino a serate con dj o serate di spettacolo e cabaret, esaltate da sinergie con altri locali a la page come il Sottovento o La Zangola e oggi lo stabile fa quasi malinconia.
“Del resto – chiude Anselmi – non abbiamo scelta: il locale potrebbe avere anche una sua funzione aggregativa e sociale, essendo l’unico del genere a Sassuolo, ma da una parte l’esperimento dell’ultima gestione ci ha portato soprattutto grattacapi e polemiche, dall’altra non ci sembra che, anche a livello di amministrazione, ci sia alcuna volontà di mettersi a attorno ad un tavolo per trovare il modo di dotare la città di una struttura che pure i giovani sassolesi, e i loro genitori che li portano nottetempo un po’ dovunque, immaginiamo gradirebbero”.