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Sisma, Fondazione Cassa di Risparmio-Fondazione Fotografia: vendute all’asta foto per 115 mila euro

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Grande partecipazione ieri sera all’asta benefica promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena-Fondazione Fotografia e dalla Galleria civica di Modena. Tra il pubblico che ha affollato la saletta al primo piano dell’ex-ospedale Sant’Agostino, allestita per l’occasione, non solo intenditori, collezionisti e appassionati di fotografia ma anche molti curiosi che hanno seguito per un’ora e mezza la vendita all’incanto condotta con vivacità da Filippo Lotti. Il battitore di Sotheby’s ha “piazzato” quasi tutti i 91 lotti per un ricavato complessivo di 115 mila euro che saranno destinati al restauro di opere d’arte danneggiate dal terremoto.

L’opera più pagata – 7500 euro – è stata Il tuffatore, una foto del 1951 del bolognese Nino Migliori. Buona anche la quotazione finale delle due foto di Franco Fontana: Basilicata del 1986, e Ibiza del 1992, battute a 4700 euro. U.A.P. Walker, New York, 1978 di Hiroshi Sugimoto (nella foto) è stata assegnata a 3 mila euro. Molte le offerte giunte on line nei giorni scorsi e molti i rilanci via telefono nel corso dell’asta.

Soddisfazione per l’esito della serata è stata espressa dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi e dal curatore capo di Fondazione Fotografia Filippo Maggia.

“Un ringraziamento particolare – ha detto Landi – va agli artisti che hanno donato le loro opere e a tutti coloro che hanno reso possibile questa bella serata di solidarietà con le comunità colpite dal terremoto. Quindi anche alla casa d’asta Sotheby’s e al pubblico che ha affollato la sala rispondendo con generosità all’appello della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di Fondazione Fotografia”.

“Per noi di Fondazione Fotografia – ha dichiarato Maggia – è stato davvero emozionante vedere la sala gremita e i lotti venir aggiudicati uno dopo l’altro in alcuni casi dopo vere battaglie: grazie alla generosità di artisti e gallerie e all’impegno profuso da tutti abbiamo raggiunto un obiettivo importante, che ancora una volta sottolinea la sensibilità di questa città verso la fotografia”.

Foto: Nino Migliori, Il tuffatore, 1951