(Adnkronos/Ign) – Attentato davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Due esplosioni si sono verificate, alle 7.50, di fronte all’istituto professionale che si trova non lontano dal Tribunale, quando gli studenti stavano per entrare. Nell’attentato, con due ordigni rudimentali, è morta una studentessa, secondo quanto riferito a Skytg24 dall’assessore alla Protezione Civile della Regione Puglia, Fabiano Amati. La ragazza di 16 anni è deceduta all’ospedale Perrino di Brindisi dove era stata subito ricoverata. Altri otto studenti sono rimasti feriti, di cui una è molto grave. Sul posto oltre alle forze dell’ordine si stanno recando il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. La tragica esplosione alle 7.50, l’obiettivo era la scuola: due ordigni rudimentali erano stati poggiati sul muretto dell”istituto professionale del quartiere Sant’Angelo intitolata a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, parzialmente occultati da un vicino cartellone pubblicitario. All’arrivo delle forze dell’ordine l’edificio scolastico, ora completamente transennato, è stato fatto sgomberare. In seguito all’esplosione anche le altre scuole del Comune Brindisi sono state fatte evacuare.I dati in possesso degli investigatori, riferiscono all’Adnkronos fonti qualificate, farebbero al momento propendere per la pista mafiosa su altre ipotesi al vaglio degli inquirenti. A Mesagne, la notte tra il 4 e 5 maggio era stata danneggiata da una bomba la macchina del presidente dell’associazione antiracket della cittadina in provincia di Brindisi. Il 9 era stata effettuata un’operazione della Polizia, sempre a Mesagne, che ha smantellato un’organizzazione mafiosa legata alla Sacra Corona Unita. L’operazione, denominata ‘Die Hard’, portò all’arresto di 16 persone per associazione mafiosa, estorsione e droga. Anche il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, avvicinato dai giornalisti all’ospedale ‘Perrino’ dove si era recato a far visita agli studenti feriti nell’attentato, ha sottolineato che ”mettendo insieme alcuni fatti, e cioè che è avvenuto vicino a una scuola intitolata a Morvillo-Falcone e che oggi a Brindisi era presente la Carovana dell’Antimafia” e che peraltro tra pochi giorni cade l’anniversario della morte del magistrato di Palermo, della sua compagna e della sua scorta, rende concreta l’ipotesi che dietro il delitto ”ci possa essere la criminalità organizzata. Non possiamo affermarlo però fino a quando non lo avranno accertato le forze dell’ordine”.
LA TESTIMONIANZA. “In trent’anni non si è mai verificato nulla di tanto terribile”, racconta uno dei collaboratori dell’Istituto Morvillo Falcone che al momento della deflagrazione, si trovava nella scuola per sistemare le aule. “Ho sentito un potente scoppio ma c’erano pochi ragazzi perché non era ancora orario di lezione – dice ancora -. La nostra è una scuola nella periferia della città, un istituto professionale molto tranquillo. Non credo ci possano essere collegamenti con la Carovana della legalità organizzata oggi in città: noi stiamo nell’estrema periferia. Un fatto davvero inspiegabile”.