(Adnkronos) – Nonostante l’Italia rappresenti un’eccellenza italiana in Europa in fatto di riciclo di carta e cartone, ben 7 italiani su 10 pensano che il nostro paese sia a metà o addirittura in fondo alla classifica europea dimostrando poca conoscenza sul tema (solo per il 4% del campione si trova al primo posto mentre il restane 25% ci colloca tra i primi paesi in Europa). E’ quanto emerge da un sondaggio Ipsos per Comieco che ha analizzato la percezione della popolazione residente nella provincia di Lucca, Salerno, Frosinone, Verona, Vicenza e Rovigo. Il livello di conoscenza, spiega Nando Pagnoncelli di Ipsos, “non è elevato, i risultati migliori si registrano a Lucca. Ma è importante sottolineare che si tratta di una conoscenza molto di superficie: da un lato si apprezza l’impatto di questi distretti sull’economia del territorio ma si ha poca conoscenza delle caratteristiche”. Dall’indagine, infatti, emerge che la conoscenza dell’esistenza di un sviluppato distretto industriale cartario è diffusa nella provincia di Lucca, con ben il 70% degli intervistati che ha piena consapevolezza della sua importanza per l’economia del territorio seguita da Frosinone col 49%, il territorio veneto col 33% e salerno con il 24%. Gli intervistati che conoscono il distretto ne hanno però una conoscenza superficiale: non sanno infatti indicare l’attività specifica svolta dalle aziende cartarie sul proprio territorio. Dove c’è maggior conoscenza del distretto cartario, Lucca, c’è anche la convinzione che sia uno tra i settori più attenti all’ambiente, con un’attenzione alla sostenibilità della produzione. Ciò non toglie che alcuni fattori di rischio ambientali vengano ugualmente attribuiti a anche a questo settore: spontaneamente vengono citati l’inquinamento dell’aria e delle acque. Il settore del riciclo, tema più caro ai cittadini, presenta ancora delle ombre: c’è un 25% della popolazione che non ha idea sulla percentuale di carta che venga riciclata ogni anno in Italia, e solo un quarto (un sesto a Frosinone) colloca correttamente l’Italia tra i primi paesi in Europa per capacità raccolta.
La confusione, spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, “sta nel fatto che dal punto di vista della comunicazione fanno molto più effetto le emergenze come quella dei rifiuti di Napoli ma anche Roma. Si perde così di vista quello che è un dato di fatto dell’economia italiana. L’industria del riciclo rappresenta una vera e propria risorsa industriale e occupazionale del nostro paese e nel contesto di carta e cartone siamo tra i primi in europa ben posizionati anche nel mondo”. Quanto al futuro gli intervistati prospettano un minor utilizzo della carta rispetto a quanto accade oggi: i più convinti che si vada verso una sua sostituzione sono a Salerno, gli scettici sono invece a Frosinone. Rimane comunque una percentuale oscillante tra il 25% e il 30% di intervistati che ritiene possa addirittura aumentare.