I giovani disoccupati, tutti in possesso di una laurea specialistica quinquennale e di una buona conoscenza della lingua inglese , che diventeranno operatori in grado di valorizzare progetti culturali, promuovendo e comunicando le attività in sinergia con i servizi turistici, gli enti culturali ed il contesto socio-economico, hanno preso parte alla conferenza stampa della Fondazione di Vignola, accompagnati da una loro insegnante, Paola Ferrari, che è anche coordinatrice del corso.
Lo scopo era partecipare in prima persona, dopo avere affrontato le problematiche dell’organizzazione del lavoro di un ufficio stampa, a un attività vera: in breve dalla teoria alla pratica.
Si è rivelata anche un’occasione di ulteriore apprendimento quando il presidente della Fondazione di Vignola, avv. Giovanni Zanasi, con molta disponibilità e molto spirito, al termine della conferenza stampa, ha improvvisato una docenza per i giovani. Ha infatti spiegato che cosa è e come opera una Fondazione.
Ha risposto alle tante domande che i ragazzi gli hanno rivolto, soprattutto in merito ai criteri di assegnazione del supporto finanziario e delle scelte culturali operate.
Procede con tanto interesse il percorso formativo di questi giovani che hanno già incontrato nel corso dei primi mesi alcune delle personalità di spicco della vita culturale della città.
Sede del corso è il CUBEC, Accademia di Mirella Freni, che ha partecipato alla presentazione del progetto alla Provincia di Modena.
L’acquisizione della qualifica di Tecnico della valorizzazione dei beni e prodotti culturali con il rilascio di un attestato che prevede l’accertamento di tutte le conoscenze e capacità previste dal percorso fa sperate a questi giovani di essersi avvicinati di un altro tassello all’agognata meta di trovare un lavoro.