Il 16 dicembre 2011, a Fiorano Modenese presso il Caffè del Teatro Astoria, Dodo Reale presente GAUCHERO, il nuovo spettacolo video-musicale. Abbiamo chiesto a Fabrizio Dal Borgo, cantautore sassolese “meticciato” a capo del progetto Dodo Reale, il perché di questo nuovo lavoro.
“Con questo nuovo spettacolo non solo festeggio la ristampa del primo cd “Les Nations Unies”, ma ritrovo le ragioni per fare musica, recuperando il vecchio e aggiungendo il nuovo: con i video presento anche una summa delle canzoni che faranno parte del nuovo cd, in preparazione.
“La musica è finita, per tanti motivi che sarebbe lungo stare ad elencare qui: la buona musica e la musica dal vivo non sono più un punto di riferimento per tanti, e soprattutto la mia impressione è che non lo siano più per molti giovani “sommersi soprattutto da immondizie musicali”, purtroppo sempre più presenti e virali sul web.
In questo tempo ormai disperso in un universo fatto di tablet, intelliphones, profili facebook, twitter, skypate e quant’altro, mi pare che, paradossalmente, proprio il farsi capire sia diventata la missione più difficile per tutti. Il rumore di fondo è assordante. Ci sono altri punti di riferimento, che poi non sono reale riferimento ma distrazione e perdita dell’orizzonte. Sembra che la moltiplicazione dei mezzi abbia avvilito lo sviluppo degli strumenti comunicativi, la capacità di lanciare e recepire messaggi in modo non fraintendibile, diretto ed univoco.
Quindi non aspettatevi da me qualcosa di concettuale, di misterioso o enigmatico. Si tratta al contrario di rendere il tutto più facile, più comunicativo. Di renderlo più pop, nel senso buono del termine, o meglio, afroindiepop. Di emozionare, ma anche di emozionarmi, e di comunicare meglio l’universo musicale di Dodo Reale: ad esempio ho spesso inserito le traduzioni dei testi, per evitare che la Babele stilistica e delle lingue che utilizzo impedisca il passaggio limpido del messaggio, e l’uso che ho cercato di fare delle immagini va nella stessa direzione”.
Dodo Reale ritrova dunque le ragioni dello scrivere e del suonare, ma forse soprattutto la ragione per “esserci”, presentando una storia non solo musicale, ma video. Il tutto, sempre rigorosamente Made in Emilia Romagna: talenti, idee, creatività e originalità della nostra terra.