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GP di Abu Dhabi: Alonso completa la collezione

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Ventotto i punti all’attivo della Scuderia Ferrari nel Gran Premio di Abu Dhabi, frutto del secondo posto di Fernando Alonso e del quinto di Felipe Massa. Questo è il decimo podio della squadra in questa stagione, tutti ottenuti da Fernando ed è anche il primo in questo Gran Premio, sia per la Scuderia che per il pilota spagnolo. Entrambi i piloti hanno adottato una strategia simile, basata su due soste e sull’utilizzo della mescola Soft nelle prime due parti di gara e della Medium nella terza. Dopo la penultima prova del Campionato 2011, Fernando rimane in lotta per il secondo posto nella classifica Piloti (+12 su Webber, -10 da Button) mentre a Felipe manca un punto per essere certo della sesta posizione.

Stefano Domenicali: “Sapevamo che il podio era nelle nostre possibilità e lo abbiamo confermato oggi pomeriggio quando, grazie ad una prova ancora una volta straordinaria da parte di Fernando, siamo stati in grado di lottare per la vittoria fino alla parte finale della corsa. Il primo giro del pilota spagnolo è stato eccezionale, così come il passo di gara. Anche Felipe aveva iniziato molto bene, rimanendo in piena lotta per il podio: poi, con le gomme Medium, è stato in difficoltà e non è riuscito a trovare il passo giusto per riuscire a rimanere davanti a Webber. Avere finalmente per la prima volta un pilota sul podio in questa gara rappresenta comunque una soddisfazione. Ora ci resta ancora una gara da disputare, fra due settimane in Brasile. In ballo c’è ancora il secondo posto nella classifica Piloti: sarà dura raggiungerlo ma non certo impossibile e faremo di tutto per mettere in condizione Fernando di raggiungere questo risultato. Quello di Interlagos sarà un appuntamento importante anche per Felipe che, ne sono sicuro, vorrà dare ai suoi sempre calorosi tifosi un motivo di gioia”.

Fernando Alonso: “Sono felice di questo risultato: finalmente la mia collezione di podi è completa! Sono settantatré in totale i piazzamenti fra i primi tre e sono riuscito a salire sul podio in ognuno dei circuiti che hanno fatto parte del calendario iridato in questi dieci anni. L’anno prossimo andremo ad Austin, l’anno successivo in Russia: ci saranno sempre nuove sfide da affrontare e traguardi da raggiungere anche se, ovviamente, quello principale è vincere il titolo. L’anno prossimo è chiaro quale sarà l’obiettivo mio e di tutta la squadra: vincere il titolo. Oggi abbiamo lottato per la prima posizione fino alla f ine. Abbiamo fatto una buona partenza e tenevamo il passo di Hamilton. La prima sosta è andata bene mentre in occasione della seconda ho perso qualche secondo fra il traffico nel giro di rientro e un problema nella sostituzione della gomma anteriore sinistra ma non credo che abbiamo perso lì la gara perché sono convinto che, alla fine, è la macchina più veloce che vince e così è stato. Il primo giro è stato emozionante: al via ho puntato Webber all’esterno della prima curva perché sapevo che lì c’era più aderenza poi, una volta visto Vettel fuori, ho preso la scia di Button, rischiando un po’ ma, alla fine, sono riuscito a superare anche lui. Poi mi aspettavo di avere più problemi ma oggi era una di quelle giornate dove la macchina va molto meglio delle aspettative e ci si deve preoccupare più di lottare con chi ti sta davanti che di guardare negli specchietti. Ho sperato fino all’ultimo di farcela perché anche Hamilton magari avrebbe potuto avere i problemi di KERS che ha avuto Button. Anche se non abbiamo lottato per il titolo è stata comunque una buona stagione: siamo migliorati tanto come squadra e abbiamo imparato molte cose”.

Felipe Massa: “Non posso essere soddisfatto di questo quinto posto. Le cose sono andate abbastanza bene quando giravo con le Soft ma con le Medium facevo davvero tanta fatica a tenere in pista la macchina a causa della mancanza di aderenza: è per questo che, al giro 49, sono finito in testacoda perdendo le residue speranze di rimanere davanti a Webber. Nella prima parte ero riuscito a lottare con Button e con l’australiano ma avevo sempre in testa l’idea che, nell’ultima parte, sarei stato in difficoltà. Il fatto di non poter disporre della nuova ala anteriore è stato più penalizzante con le Medium che con le Soft perché con la mescola più dura si sente di più la mancanza di carico. Ora andiamo in Brasile dove avrò il sostegno del mio pubblico: sono sicuro che mi sarà d’aiuto per cercare di finire bene una stagione non certo positiva per me. Ne sono perfettamente consapevole ma voglio dire chiaramente che, nonostante tutto, sono assolutamente motivato per il prossimo anno. Insieme alla squadra lavoreremo per avere una macchina più competitiva e allora vedrete che tutto sarà diverso”.

Pat Fry: “Un bel risultato al termine di una gara condotta tutta all’attacco da Fernando, autore di un primo giro fantastico. Il passo con le gomme Soft è stato all’altezza della situazione e siamo sempre rimasti vicini ad Hamilton. Nella seconda porzione di gara Fernando ha avuto un po’ di traffico con i doppiati e ha perso almeno un paio di secondi preziosi ma poi, anche se avessimo fatto un pit-stop perfetto (nella seconda sosta abbiamo perso circa un secondo e mezzo) non saremmo riusciti a rimandarlo in pista davanti al pilota della McLaren. Sin da venerdì eravamo consapevoli che il nostro passo con le Medium era inferiore a quello degli avversari diretti quindi non abbiamo più avuto la possibilità di attaccare. Dal punto di vista strategico abbiamo provato a sfruttare il nostro miglior degrado degli pneumatici ma, a differenza di quanto accaduto in India nel duello con Webber, la mossa non è stata decisiva. Felipe è stato autore di una buona gara nella prima parte ma poi ha pagato più del suo compagno di squadra le difficoltà che abbiamo con le mescole più dure; sarebbe stata dura rimanere comunque davanti a Webber ma il testacoda in cui è incorso gli ha tolto ogni possibilità di riuscirci. Adesso ci aspettando tre giorni di prove molto importanti, gli unici a disposizione da qui al prossimo febbraio: saranno un’ottima opportunità per provare nuove idee, per risolvere certi problemi che ancora abbiamo e, soprattutto, per far fare esperienza ad un giovane di talento come Jules Bianchi”.