Lo spot contro il razzismo negli stadi, il docu-clip sul diritto al lavoro sancito dalla Costituzione, il corto d’animazione che esplora l’universo sonoro di un giardino. Il Terra di Tutti Film Festival accoglie i giovanissimi video maker bolognesi, a cui dedica uno speciale fuori concorso in programma per venerdì 7 ottobre al cinema Lumière (via Azzo Gardino 65, ingresso gratuito). La rassegna di cinema e documentario sociale continua con una sessione di corti d’animazione e un trittico di documentari sulle miniere del sud del mondo.
Appuntamento alle ore 16.00 con Prove costituenti 2: un docu-clip dedicato a lavoro e Costituzione con interviste, performance di mimo e una canzone rap in italiano e francese realizzato dai ragazzi dell’istituto penale minorile del Pratello insieme ad Agnese Mattanò. È invece un’anteprima del film sui 10 anni della parata più colorata di Bologna Par Tòt documentary project, il trailer di Smk Videofactory e associazione Oltre. In Calcio a Sadiki, Azeb Lucà Trombetta e Silvia Storelli offrono una “pillola di antirazzismo” che ha come protagonista un giovane immigrato di seconda generazione. Un corto d’animazione sulla natura è Giardini parlanti, realizzato dagli allievi della 2ªD della Scuola Testoni-Fioravanti con Michela Donini, Andrea Martignoni e Roberto Paganelli.
Alle ore 17.00, la sessione “Mujeres al Sur” porta sullo schermo le storie del ritorno alle terre d’origine delle immigrate marocchine (Aicha è tornata di Juan Martin Baigorria e Lisa Tormena) e la tratta delle donne nel Balcani (Dérobées di Pascaline Simar).
A partire dalle 18.15 spazio alle “Cartoon stories”, con cinque film d’animazione tra cui il pluripremiato Daisy cutter di Enrique García e Rubén Salazar, una delicata favola in cui la guerra in Iraq è vista con gli occhi di una bambina. In 42 – storie da un edificio mondo, Francesca Cogni e Donatello De Mattia esplorano invece la vita in un palazzo milanese tra le cui mura hanno transitato Al Qaeda, le Brigate Rosse, l’artista Maurizio Cattelan. Il dramma dello sfruttamento minorile in Mozambico è al centro di Salani, firmato dalle vincitrici della menzione speciale al TTFF 2010 Isabel Noronha e Vivian Altman. Coma di Alaeddine Aboutaleb porta invece sullo schermo il sentimento di paura in cui era avvolto il Maghreb pre-rivoluzionario.
Alle ore 19.30 i “Racconti dal Saharawi alla Palestina” con 1514 le nuvole non si fermano, di Carlotta Piccinini e Israel vs. Israel, in cui il vincitore dell’Al Jazeera International Documentary Film Festival 2011 Terje Carlsson racconta la quotidianità degli attivisti di pace ebrei.
A un anno dal salvataggio dei 33 minatori intrappolati dal crollo di una miniera in Cile, il festival dedica una serata alla vita “Tra miniere e povertà” (ore 22.00): in Copper age, Ivo Bystrican offre un ritratto dello Zambia, succube della privatizzazione selvaggia delle cave di rame. Il Peru dove la polizia attacca i villaggi e spara sui contadini è documentato in 2nd December di Michael Watts. L’or du congo di Nicola Pittarello esplora le remote regioni a nord-est del Congo, dove i ragazzi crescono lavorando nelle cave d’oro, tra sottosviluppo e continue crisi umanitarie.