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Modena, al Museo della Figurina scopri che animale sei

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“Scopri che animale sei e costruisci un habitat fantastico”. E’ l’invito che il Museo della figurina di Modena rivolge a grandi e piccoli con il laboratorio “Animal house”, in programma sabato 17 e domenica 18 settembre dalle 16 alle 18, in corso Canalgrande 103, con ingresso gratuito e senza prenotazione. “Animal house”, a cura di Elena Bergonzini, accompagna la mostra “Sfere invisibili: all’interno degli habitat animali”, in occasione del Festival filosofia sulla natura. Con rametti, fili, carta, cera o argilla, ogni partecipante potrà costruire e arredare il proprio spazio abitativo immaginario.

Curata da Roberto Ferrari, l’esposizione si intitola “Sfere invisibili: all’interno degli habitat animali” e propone una riflessione tra biologia e speculazione filosofica, attraverso oltre 200 figurine d’epoca, nidi, insetti e animali imbalsamati provenienti dal Museo di zoologia e anatomia comparata di Modena e una serie di video-documentari realizzati dalla Bbc. Un’installazione tridimensionale al centro del museo consentirà inoltre agli spettatori di simulare i “sensi bestiali”, attraverso effetti speciali che mostreranno come vedono, sentono o toccano alcuni animali.

Realizzata grazie al sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, la mostra rimane aperta fino al 19 febbraio 2012 e nei giorni del Festival filosofia osserverà orari prolungati: venerdì 16 settembre dalle 9 all’una di notte, sabato 17 dalle 9 alle due di notte e domenica 18 dalle 9 a mezzanotte. Da martedì 20 settembre riprenderà l’orario consueto: da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18, lunedì chiuso. L’ingresso è gratuito (informazioni allo 059 2033090, www.museodellafigurina.it).

IN MOSTRA IL TATTO DEI PESCI E LO ZOOM DEI CONDOR

La visione lisergica dei piccioni e quella a 360 gradi della beccaccia. Il biosonar con cui si orientano i delfini, il sistema di eco-locazione dei pipistrelli o il tatto-udito dei pesci, che sentono attraverso cellule cigliate. Il filtro antinebbia degli uccelli marini come la sterna, lo zoom con cui il condor in volo avvista la preda, l’orologio interno delle farfalle. È dedicata al modo in cui gli animali percepiscono e plasmano il mondo e alle profonde interconnessioni tra le creature viventi e i loro habitat la nuova mostra del Museo della figurina di Modena, che inaugura venerdì 16 settembre alle 17.30 in corso Canalgrande 103, in occasione del Festival filosofia sulla natura.

Curata da Roberto Ferrari, l’esposizione si intitola “Sfere invisibili: all’interno degli habitat animali” e propone una riflessione tra biologia e speculazione filosofica, attraverso oltre 200 figurine d’epoca, nidi, insetti e animali imbalsamati provenienti dal Museo di zoologia e anatomia comparata di Modena e una serie di video-documentari realizzati dalla Bbc. Un’installazione tridimensionale al centro del museo consentirà inoltre agli spettatori di simulare i “sensi bestiali”, attraverso effetti speciali che mostreranno come vedono, sentono o toccano alcuni animali.

Realizzata grazie al sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, la mostra rimane aperta fino al 19 febbraio 2012 e nei giorni del Festival filosofia osserverà orari prolungati: venerdì 16 settembre dalle 9 all’una di notte, sabato 17 dalle 9 alle due di notte e domenica 18 dalle 9 a mezzanotte. Da martedì 20 settembre riprenderà l’orario consueto: da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18, lunedì chiuso. L’ingresso è gratuito (informazioni allo 059 2033090, www.museodellafigurina.it).

L’esposizione intende proporre un insolito viaggio nei mondi degli animali, per mostrarli nel loro habitat naturale, così come viene visto attraverso lo sguardo umano, ma anche provando a immaginare come essi stessi percepiscono, interagiscono e costruiscono l’ambiente in cui vivono: due visioni apparentemente contrastanti ma in realtà complementari, come chiarisce il curatore Roberto Ferrari nel catalogo della mostra edito da Franco Cosimo Panini. Il percorso parte dagli animali e dai loro ambienti visti con occhi umani fino ad arrivare ai “mondi in conoscibili” di cui ha parlato Jakob von Uexküll, il biologo tedesco amato da Heidegger e Rilke, ritenuto il padre della moderna etologia. Non mancano figurine dedicate alle curiosità e alle stranezze del mondo animale, una rassegna di “sensi esotici”, ovvero di apparati percettivi particolari come le bussole magnetiche e i biosonar, senza trascurare le tane, che spesso rappresentano dei piccoli capolavori di architettura e ingegneria, siano esse nidi di uccelli o elaborazioni di aracnidi e stercorari.

In occasione del Festival filosofia sulla natura, l’esposizione si propone di introdurre a una “zoo-fenomenologia” che metta in scacco l’idea dell’ambiente unico, comune a tutti i viventi, e che promuova l’unità animale-habitat come un campo di esperienza, una sorta di sfera pulsante interconnessa con altre sfere. Roberto Ferrari è biologo ed entomologo, si occupa di ricerche sull’ecologia e il comportamento cognitivo degli insetti sociali al Dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna. È fondatore e presidente dell’associazione Asia Modena.

UN’INSTALLAZIONE PER TRASFORMARSI IN API O PIPISTRELLI

Come appare la terra a un condor in volo? Come vedono uno squalo, un’ape e un serpente? I suoni che udiamo sono gli stessi sentiti da un cane e da un pipistrello? Per cercare di entrare in quelle “sfere invisibili” che sono i mondi animali, al Museo della figurina di Modena è possibile mettersi nei loro panni, vedere con i loro occhi e udire con le loro orecchie. Dal 16 settembre, in occasione della nuova mostra “Sfere invisibili: all’interno degli habitat animali”, il Museo di corso Canalgrande 103 propone “Con altri occhi”, un’installazione multimediale a cura di Roberto Riccò e Vilmer Venturi Degli Esposti allestita al centro della sala espositiva.

Nonostante le scienze più avanzate siano arrivate a conoscere gli apparati visivi e uditivi di molte bestie, sono ancora oscuri i processi neurologici che portano alla decodifica dello stimolo da parte dell’animale. Se si sa per esempio che quello del cane è un mondo in bianco e nero, o che la beccaccia ha una capacità di visione a 360 gradi, resta tuttavia invisibile l’immagine esatta che si forma nel loro cervello. Peraltro, secondo molti filosofi della mente, l’esperienza interiore di quell’immagine sembra essere inaccessibile di principio alla nostra conoscenza. Si può solo ipotizzarla benché sempre e comunque secondo parametri umani.

L’installazione “Con altri occhi” è il compimento di un percorso che, partendo da una visione scientifica completamente antropocentrica degli habitat animali, arriva a metterne in gioco le prerogative per calarsi nell’unicità del modo di percepire, agire e vivere degli animali.

Curata da Roberto Ferrari, l’esposizione si intitola “Sfere invisibili: all’interno degli habitat animali” e propone una riflessione tra biologia e speculazione filosofica, attraverso oltre 200 figurine d’epoca, nidi, insetti e animali imbalsamati provenienti dal Museo di zoologia e anatomia comparata di Modena e una serie di video-documentari realizzati dalla Bbc. Un’installazione tridimensionale al centro del museo consentirà inoltre agli spettatori di simulare i “sensi bestiali”, attraverso effetti speciali che mostreranno come vedono, sentono o toccano alcuni animali.

Realizzata grazie al sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, la mostra rimane aperta fino al 19 febbraio 2012 e nei giorni del Festival filosofia osserverà orari prolungati: venerdì 16 settembre dalle 9 all’una di notte, sabato 17 dalle 9 alle due di notte e domenica 18 dalle 9 a mezzanotte. Da martedì 20 settembre riprenderà l’orario consueto: da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18, lunedì chiuso. L’ingresso è gratuito (informazioni allo 059 2033090, www.museodellafigurina.it).

‘LE AVVENTURE DI PINOCCHIO’ IN 25 TAVOLE DI TOCCAFONDO

In mostra alla Delfini da venerdì 16 settembre in occasione del Festival filosofia

Venticinque tavole a colori e un cortometraggio per raccontare il burattino che da oltre un secolo affascina i più grandi illustratori. In occasione del Festival filosofia sulla natura, la biblioteca Delfini propone “Le avventure di Pinocchio” dell’artista e illustratore Gianluigi Toccafondo. La mostra, con ingresso gratuito, inaugura venerdì 16 settembre in corso Canalgrande 103 e rimane aperta fino a sabato 8 ottobre. Nei giorni del Festival filosofia gli orari saranno: venerdì 16 dalle 9 alle 23, sabato 17 dalle 9 alle due di notte, domenica 18 dalle 9 alle 20. Dal 19 settembre gli orari saranno quelli di apertura della biblioteca: lunedì dalle 14 alle 20, da martedì a sabato dalle 9 alle 20.

Nel 2009, Gianluigi Toccafondo ha realizzato per la biblioteca un grande affresco digitale dedicato ad Antonio Delfini. Tra forme in movimento che si allungano e si deformano, immagini fluttuanti e metamorfiche intercalate a frammenti di testo, il suo Pinocchio è riconoscibile ma distante dal cliché iconografico tradizionale e si ispira piuttosto a figure come Totò, Buster Keaton e Stan Laurel. La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria D406 di Modena, è accompagnata da un catalogo con dvd edito da Logos.

Gianluigi Toccafondo, nato a San Marino nel 1965, vive e lavora a Bologna. Ha realizzato cortometraggi d’autore, tra cui “Pinocchio” (1999), sigle televisive per programmi come “Tunnel” e “Stracult”, animazioni cinematografiche (tra le più recenti, “Robin Hood” di Ridley Scott) e pubblicitarie. Dal 1999 disegna le copertine di Fandango libri. Ha all’attivo numerose mostre personali in Italia e in Francia.