«Sulla caccia allo storno sono assolutamente d’accordo con il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi. Infatti alla fine dello scorso luglio, insieme a tutte le associazioni venatorie ed agricole regionali, ho inviato al Governo e all’ISpra la formale richiesta di un indirizzo nazionale sulle cacce in deroga coerente con i dati di buona conservazione della specie storno in Italia che la stessa Ispra ha recentemente documentato ai Ministeri e all’Ue. E ciò per uscire dal doppio paradosso in cui ci troviamo: l’Ispra la considera una specie di fatto cacciabile ma ci nega le deroghe praticate negli ultimi anni, così come ci nega la deroga per le piccole quantità. Il parere negativo dell’Ispra ci espone all’infrazione europea e al taglio dei fondi destinati a cittadini ed imprese. In presenza di un intervento siffatto modificheremo immediatamente la delibera di fine luglio per adeguarla ai nuovi contenuti. Purtroppo ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questo bisogna insistere. Noi insisteremo». Lo ha evidenziato l’assessore regionale Agricoltura, economia ittica e attività faunistico-venatoria Tiberio Rabboni puntualizzando la posizione della Regione sulla caccia in deroga allo storno.
«Chiedo però – ha aggiunto l’assessore Rabboni – a tutte le Province e alle associazioni venatorie ed agricole provinciali di fare altrettanto. In assemblea legislativa regionale i consiglieri Mario Mazzotti e Tiziano Alessandrini hanno presentato una risoluzione in questo senso. Essa puo’ essere ripresa ed adottata anche da altri soggetti e trasmessa ai Ministeri e ad Ispra. Solo con una pressione straordinaria e univocamente indirizzata al Governo che ha la responsabilità e l’obbligo di formulare indirizzi nazionali per le cacce in deroga si potra’ uscire da una situazione assurda ed incomprensibile».