Valerio Verdi, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 45° Palio di San Giovanni con ben 317,54 punti. La cerimonia di premiazione, momento culminante della 141ª edizione della Fiera dedicata al santo patrono, è terminata poco fa, sullo sfondo della Rocca Rangoni di Spilamberto.
Sono stati premiati anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificata Paola Golinelli di Formigine con 315,83 punti, al terzo Nello Pistoni di Sassuolo con 315,17 punti; seguono Stefano Covili di Modena e Patrizia Rossi di Fiorano, rispettivamente con 314,54 e 314,04 punti.
La prima classificata ha ricevuto in premio il diploma ufficiale della Consorteria e un cucchiaino d’oro per l’assaggio, oltre al “torrione d’oro” che viene consegnato, nella versione in bronzo, anche a tutti gli altri 11 finalisti: si tratta di un bassorilievo che raffigura il torrione di Spilamberto. Tra circa una settimana, poi, per Valerio Verdi arriverà il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si recherà presso l’acetaia per marchiare a fuoco le botti con il logo della Consorteria.
Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti:
6° classificato: Elisabetta Paltrinieri di Campogalliano con 313 punti;
7° classificato: Francesco Franchini di Modena con 312,96 punti;
8° classificato: Enzo Lei di Maranello con 312,63 punti;
9° classificato: Carlo Borghi di Cavezzo con 312,25 punti;
10° classificato: Andrea Ferrari di Soliera con 312,13 punti;
11° classificato: Carla Giberti ed eredi di Formigine con 310,71 punti;
12° classificato: Giuliano Annovi di Formigine con 309,83 punti.
Quest’anno numeri da record per il Palio: ben 1.303 i partecipanti, per un totale di oltre 13 mila assaggi complessivi. Da inizio maggio 120 Maestri Assaggiatori, oltre agli Assaggiatori e agli Allievi si sono messi al lavoro per valutare tutti i campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di produzione familiare consegnati alla Consorteria.
Il Palio di San Giovanni è un’occasione per la Consorteria di esaminare e tenere monitorata la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale del territorio sia dal punto di vista organolettico, che per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche: in questo modo può trasmettere ai produttori indicazioni idonee affinchè sia rispettata la tradizione secolare.