Si terrà sabato 18 giugno dalle 10 un importante convegno di studi sulla figura di Francesco Aggazzotti, primo Sindaco di Formigine, in occasione del bicentenario della nascita e nel 150° dell’Italia Unita.
La mattinata di studi si terrà presso Villa Maria al Tiepido di Colombaro di Formigine (via per Castelnuovo 25). Nutrito l’elenco dei relatori: gli archivisti don Riccardo Fangarezzi e Francesco Gherardi; gli storici Pierpaolo Bonacini, Elena Bianchini Braglia, Patrizia Curti e Alberto Rinaldi; gli esperti in agronomia Giovanni Matteotti, Vincenzo Ferrari Amoretti, Cristina Bignami e Andrea Marchetti.
Francesco Aggazzotti, infatti, unì alla sua attività di avvocato, due grandi passioni: quella politica e quella per la valorizzazione dei prodotti che gli offrivano i suoi vasti possedimenti terrieri. Nel 1861, alla prima Esposizione italiana di Firenze, venne premiato con ben tre medaglie: una per un suo toro, una per i suoi vini, una per il suo aceto balsamico di 150 anni. E proprio sul suo metodo di produzione dell’aceto balsamico, si basa il disciplinare che oggi tutela la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP.
Per l’occasione, il 18 e 19 giugno, la splendida Villa Maria al Tiepido sarà aperta al pubblico, con visite guidate domenica 19 alle 11.30 e alle 17. La villa fu costruita alla fine dell’Ottocento in un sontuoso stile eclettico e si articola su una pianta a forma di stella che si sviluppa su due piani e una maestosa torre con orologio. L’interno, decorato dal carpigiano Andrea Becchi, presenta nello scalone raffinate decorazioni in stile pompeiano.
Sabato 18, a conclusione del convegno, si terrà una colazione rustica a base di gnocco e lambrusco, mentre alle 15 sarà presentata la Cena con Delitto che si terrà prossimamente.
È possibile prenotare l’ospitalità presso l’Agriturismo Aggazzotti: www.aggazzotti.it. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Formigine, dalla Provincia di Modena, dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dall’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, dalla Deputazione di Storia Patria per le antiche Province Modenesi, dalla Confederazione italiana degli agricoltori di Modena e dai Consorzi che tutelano Aceto Balsamico e Lambrusco.