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Resoconto riunione insediamento Unione Comuni Distretto ceramico

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Si è svolta martedì sera, 14 giugno, presso la sala consiliare di via Pretorio a Sassuolo, la prima seduta del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

I trentadue consiglieri che ne fanno parte, eletti nei rispettivi comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello e Prignano, hanno eletto per acclamazione Giulia Pigoni (Consigliere comunale PD di Sassuolo), Presidente del Consiglio dell’Unione, e Francesca Buffagni (Consigliere comunale PDL a Sassuolo), Vicepresidente del Consiglio dell’Unione.

In apertura della seduta il Presidente dell’Unione e Sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, ha comunicato la nomina, in accordo con i sindaci dei comuni dell’Unione, di Lucia Bursi, Sindaco di Maranello, alla carica di Vicepresidente dell’Unione dei Comuni. La giunta dell’Unione dei Comuni è composta dai sindaci dei 5 comuni che la compongono.

Il neo Presidente Giulia Pigoni ha ringraziato per la fiducia accordata e ha invitato i Consiglieri a “mettere nel cassetto le armi e gli scudi dell’appartenenza politica per agire, all’interno dell’Unione, nell’esclusivo interesse della comunità e del territorio rappresentato. Dobbiamo creare una governance di distretto efficace ed ordinata che metta in primo piano l’ottimizzazione delle risorse, la razionalizzazione delle spese, la semplificazione burocratica. L’Unione dei comuni del distretto ceramico riguarda un territorio di oltre 100.000 persone e ha le spalle larghe per gestire bilanci in contrazione e fare fronte ad una richiesta di servizi in continuo aumento”. Il Presidente Pigoni ha poi sottolineato “l’importanza della rappresentanza femminile che all’interno del Consiglio dell’Unione ha raggiunto il 25% dei consiglieri”

“Questo Consiglio non è una sovrastruttura che aggiunge costi, ma una realtà destinata a produrre grandi risultati in termini di efficienza e produttività nell’interesse del distretto – ha affermato il Presidente dell’Unione e Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – risultati che i cittadini ci chiedono e si aspettano. Il 90 per cento degli incarichi, compresi quelli dei consiglieri, non sono remunerati. Fare parte del Consiglio dell’Unione significa proporre. Questa Unione nasce per proporre e realizzare progetti e servizi per lo sviluppo sociale ed economico del distretto. Se non lo fa, si scioglie. L’Unione rappresenta lo strumento per garantire più competitività e sviluppo all’intero distretto. Farla funzionare bene dipende da noi e dal grado con cui sapremo snellire la burocrazia, unificare servizi con alti standard di qualità, e regolamenti comunali. Sogno un territorio dove a distanza di due chilometri i cittadini non abbiano a che fare con regolamenti comunali diversi. Sogno una Unione sempre più grande che un domani potrebbe coinvolgere anche i comuni della montagna. Ci aspettano tante sfide, non ultima quella energetica. L’input politico emerso dal risultato del referendum è chiarissimo e dobbiamo essere capaci di coglierlo e di tradurlo in fatti e progetti per valorizzare, in maniera sinergica, il nostro territorio, senza perderci in diatribe politiche che non ci porterebbero da nessuna parte. Vorrei che questo giorno diventasse un giorno storico e sono certo che lo diventerà solo se questa Unione saprà fare grandi cose”.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Sassuolo)