Al via giovedì 26 maggio la rassegna di incontri con l’autore sulla terrazza del ristorante Baluardo Grill. La rassegna è l’ideale prosecuzione della fortunata serie di incontri organizzata durante la scorsa stagione invernale. All’ora dell’aperitivo su una delle terrazze più affascinati di Modena sarà possibile incontrare e conoscere da vicino i protagonisti della scena letteraria nazionale. Gli incontri sono a ingresso libero.
Programma:
• Gio 26 maggio ore 19.00 Roberto Alperoli (Assessore alla Cultura del Comune di Modena) e Antonio Ramenghi (direttore Gazzetta di Modena) presentano “Ora che ci penso” di Michele Smargiassi, Dalai editore.
• Lun 6 giu giugno ore 21.00 Valerio Massimo Manfredi presenta “L’America è qua” di e con Umberto Panini, Franco Cosimo Panini Editore.
• Gio 16 giugno ore 19.00 Beppe Cottafavi presenta Maurizio Garuti “Italiani, la storia che ride” Aliberti con Ivano Marescotti.
• Gio 23 giugno ore 19.00 Paolo Battaglia presenta il reading “Route 66” Anniversary Book con il bassista Rigo Righetti
• Gio 30 giugno ore 19.00 Beppe Cottafavi presenta “Spinoza.it, ” a cura di Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, Aliberti.
• Gio 7 luglio ore 19.00 Giuseppe Catozzella presenta “Alveare, il dominio invisibile e spietato della ‘ndrangheta del Nord” Rizzoli.
• Mar 12 luglio ore 21.00 Andrea Del Monte presenta Don Andrea Gallo “Di sana e robusta costituzione” Aliberti.
• Gio 14 luglio ore 19.00 Stefano Andreoli e Beppe Cottafavi presentano “Chi ha ciulato la corrente del golfo?” di Maurizio Milani, Aliberti.
• Gio 21 luglio ore 19.00 Beppe Cottafavi presenta il romanzo “Il cuore ha le sue ragione” di Pierluigi Celli, Piemme.
• Gio 28 luglio ore 19.00 Mario Giordano presenta “Sanguisughe” Mondadori.
Tutti i giovedì aperitivo con l’autore ad ingresso libero per prenotazioni tel. 059.4270745. Ristorante Baluardo Grill Piazza Tien An Men 5 – Modena
www.baluardodellacittadella.it
Michele Smargiassi “Ora che ci penso, la storia dimenticata delle cose quotidiane” Tante le piccole “cose quotidiane” che ci circondano, invisibili ormai all’occhio a causa dell’abitudine. Ma se all’improvviso sparissero del tutto non rischieremmo di sparire anche noi stessi, tanto fanno parte della nostra esistenza ormai? Certo, molte ne sono uscite (ricordate la carta carbone?), altre sembrano ormai relitti di un tempo che non c’è più (vi scambiate ancora biglietti d’auguri con immaginette sacre, per Natale e Pasqua?). Ci sono dettagli a cui non prestiamo attenzione ma che impregnano i nostri percorsi quotidiani, come ad esempio il gesto automatico di sorridere nelle fotografie (in quelle d’epoca non succede mai) o le musiche di sottofondo presenti in metro, ristoranti, sale d’attesa. Ad esempio, scrive l’autore, “c’è uno storico per ogni minima cosa nel gran bazar postmoderno”, scrive Smargiassi citando l’esempio di Joseph Lanza, storico della musica…da ascensori! Ed è impressionante pensare all’accumulo di segnali stradali nel nostro Paese: ce ne sono dodici milioni, “accumulati, sovrapposti, giustapposti uno nell’altro nell’arco di ben cento anni”: sono recenti infatti, perchè solo nel 1903 furono inventati da Luigi Vittorio Bertarelli, il fondatore del Touring club italiano (all’inizio erano in stile Liberty, pensate che belli). Altri oggetti che, appunto, non notiamo più, tanto ne siamo “assediati”.