È stata inaugurata stamattina la Pedemontana tra Scandiano e Casalgrande. Con la sua apertura al traffico viene completato un asse fondamentale per la viabilità della nostra provincia che consente di razionalizzare la Sp 467R, l’ex Statale da alcuni anni di competenza della Provincia di Reggio Emilia.
Molte le persone presenti nei due appuntamenti in programma, prima nella Sala del Consiglio comunale di Scandiano per la proiezione del video di presentazione ed i saluti delle istituzioni, poi a Casalgrande, allo svincolo di via Fiorentina, dove è avvenuto il taglio del nastro, con gli interventi dei Sindaci di Scandiano e Casalgrande, Alessio Mammi ed Andrea Rossi, della Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dell’assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, e del Capo compartimento Anas di Bologna, Fabio Arcoleo. Presente l’assessore regionale alla Mobilità, Alfredo Peri.
I sindaci di Scandiano e Casalgrande, Alessio Mammi ed Andrea Rossi, hanno messo in luce “l’importanza di un simile evento storico”. Grazie a 27,2 milioni di euro di investimenti, più 1,5 milioni di euro per le opere di mitigazione acustica, i 5,5 km di strada che collegano Chiozza di Scandiano allo Scalo ferroviario di Dinazzano di Casalgrande, permetteranno di liberare dal traffico i centri abitati, consentendo a tutti di viaggiare in sicurezza e garantendo alle imprese servizi migliori e più competitività.
È stata un’opera complessa e impegnativa, attesa a lungo anche a causa di alcuni imprevisti che hanno ritardato i lavori, ma portata a termine grazie all’impegno di Anas, della Provincia di Reggio Emilia, dei Comuni di Casalgrande e Scandiano e della Regione Emilia-Romagna.
La Provincia ha progettato e ad appaltato – per un importo di 1 milione e mezzo di euro – una serie di barriere fono-assorbenti, realizzate con le tecniche più moderne ed efficienti, anche dal punto di vista della sicurezza. A queste si sono aggiunte opere di mitigazione ambientale, a conferma dell’attenzione che da sempre viene data all’inserimento paesaggistico delle nuove infrastrutture.
“È stata un’opera attesa da anni – ha detto la Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – per la cui realizzazione è servito l’impegno di più generazioni di amministratori locali. La strada unisce due importanti comunità, in cui si è sviluppato un distretto di eccellenza in regione e nel mondo, quello delle ceramiche. Non resta che il completamento dell’asse di intermodalità con Reggio Emilia, per cui è stato istituito dalla Provincia un tavolo di lavoro affinché questo polo sia più vicino alla città. Il punto, però, è che serve più chiarezza da parte del Governo, che taglia le risorse per il completamento di queste opere importanti per i cittadini e le imprese. Da parte nostra, l’impegno della Provincia per questi interventi è notevole, lo dimostra come ci siamo mossi per migliorare il progetto della Pedemontanta”.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha rilanciato la necessità di chiarezza da parte del Governo: “Stiamo aspettando il bando per la bretella Sassuolo-Campogalliano, è tutto pronto. Il governo non può dirci che non ci sono risorse, serve più trasparenza e responsabilità, per decidere le opere prioritarie da realizzare. Con questo intervento, la logistica del distretto ceramico può migliorare ancora, e contribuire, insieme alla Pedemontana già realizzata, alla valorizzazione del territorio e delle imprese. Secondo punto è la revisione delle norme per gli appalti, da farsi non con demagogia, ma con scelte coraggiose, mettendo al centro la legalità e la lotta contro le infiltrazioni mafiose, come abbiamo fatto in Regione, dove l’assemblea legislativa ha da poco approvato una legge precisa in merito”. Vasco Errani ha parlato anche di decentramento: “Abbiamo investito 860 milioni di euro in opere, lasciando le competenze alle Provincie, dimostrando che è quindi possibile governare bene: questo è un esempio di federalismo reale”. Infine, il presidente della regione ha fatto un richiamo “al senso di responsabilità, al bisogno di verità e trasparenza, per fare di più per i cittadini e le nuove generazioni, che saranno il futuro del Paese”.
L’assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, ha voluto esprimere “lo sforzo profuso dalla Provincia di Reggio Emilia per completare un’opera fortemente voluta dalle istituzioni locali e progettata, finanziata, realizzata da Anas”. “La Provincia – precisa Gennari – si è inserita per apportare miglioramenti e ascoltare le esigenze del territorio e di chi lo abita. Ora possiamo festeggiare anche perché l’attenzione della Provincia ha permesso la costruzione di quelle barriere fonoassorbenti necessarie per l’apertura al traffico della variante, che altrimenti sarebbe dovuta attendere un altro anno”.
“Il tracciato era stato inserito tra gli strumenti di pianificazione dell’area sin dal 1978, quando il distretto delle ceramiche ha iniziato ad espandersi fino a diventare un’eccellenza nel mondo per i prodotti che esporta – ha detto il sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi – È una fortuna poter essere il primo cittadino che può inaugurare una strada come questa, a cui hanno lavorato prima di me sindaci come Lanfranco Fradici e, soprattutto, Luciano Branchetti”. Rossi ha precisato come la Pedemontana permette di colmare “la cesura costituita dalla statale, che taglia in due il comune di Casalgrande, frenando un pieno sviluppo”.
“La realizzazione delle barriere fonoassorbenti è risultato determinante per velocizzare il completamento dell’infrastruttura – ha confermato il sindaco di Scandiano Alessio Mammi – L’inaugurazione della Pedemontana è un risultato importante, porta fuori buona parte del traffico, soprattutto pesante, dai centri urbani di Scandiano e Casalgrande, e migliorerà il collegamento tra Reggio Emilia e Modena per il distretto ceramico. Si tratta così di un investimento anche a favore della competitività economica del territorio. È un’opera pensata molto tempo fa, e che solo oggi, dopo diversi anni tra progettazione e lavori, vede il suo compimento: in quest’ottica è necessaria una riflessione sui tempi di risposta della pubblica amministrazione sulle realizzazioni infrastrutturali, perché questo esempio serva a spronarci, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, a fare meglio e a cercare di dare risposte al territorio con maggiore rapidità”.
Mammi ha inoltre rilevato il bisogno di “portare a compimento, come sistema reggiano, il nodo di collegamento tra la Pedemontana e la ex statale 467, per tagliare fuori dal traffico i centri abitati di Pratissolo e Bosco. Dopo l’ampio percorso tenuto in questo anno dal tavolo di lavoro, ci sono le condizioni per scegliere il progetto ottimale per la mobilità del’area, individuare il tracciato migliore e trovare i finanziamenti necessari a realizzarlo. In questo modo, con la connessione alla tangenziale di Fogliano, l’asse di collegamento tra il Distretto ceramico e Reggio Emilia sarà definitivamente completato”.
La variante, realizzata da Anas ,con la quale la Provincia ha fortemente collaborato, è larga 10,5 metri, ha 5 svincoli a rotatoria, un sottopasso di accesso allo Scalo di Dinazzano, due ponti di 32 metri sul rio Fontana e sul Riazzone. Attraverso la galleria Alessi, lunga 414 metri e che passa sotto il centro abitato di Casalgrande e la Provinciale, la Pedemontana consente di eliminare la storica frattura tra Casalgrande alta e Casalgrande bassa.
È una infrastruttura fondamentale, anche perché al servizio di uno dei distretti produttivi più importanti d’Italia. Il distretto ceramico da sempre porta ricchezza ma anche notevoli flussi di traffico: nel 2010 tra Scandiano e Casalgrande il traffico giornaliero medio è stato di oltre 23.000 veicoli, di cui 2.500 mezzi pesanti, che ora sarà smaltito dalla variante. Per le imprese, la Pedemontana renderà più agevole il collegamento allo Scalo ferroviario di Dinazzano, snodo fondamentale per la mobilità delle merci. Da qui, ogni anno vengono avviati all’imbarco 4 milioni di tonnellate di prodotti destinati ai mercati internazionali, pari al 20% del traffico del comprensorio.
La Pedemontana rappresenta uno dei sei assi viari strategici individuati dalla Provincia di Reggio Emilia per dotare il nostro territorio di una rete infrastrutturale moderna, sicura ed efficiente: tre in direzione nord-sud e tre in direzione ovest-est, tra cui l’asse pedemontano. Con questo nuovo tratto, la Provincia di Reggio Emilia si trova ora a gestire direttamente una rete stradale di ben mille chilometri, fondamentale per il nostro territorio che, negli ultimi anni, è stato potenziato anche grazie agli interventi connessi all’Alta velocità ferroviaria ed al nuovo casello autostradale Terre di Canossa-Campegine. È una rete moderna, sicura e competitiva, che servirà per muoversi meglio, lavorare meglio, vivere meglio un territorio ricco di bellezze e di opportunità.