Martedì 25 gennaio, alle 17.30 nella Sala dello Stabat Mater della biblioteca dell’ Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, presentazione del volume ‘Si fa presto a dire nucleare’. Riflessioni di un nuclearista non pentitodi Alberto Clò (Collana “Contemporanea”, Bologna, il Mulino, 2010). Dialogano con l’autore Angelo Panebianco, Romano Prodi, Luciano Violante. Coordina Massimo Mucchetti.
IL LIBRO. Da nuclearista convinto ma non fazioso qual è, l’autore condivide la tesi che l’Italia, per abbattere i costi dell’elettricità ed essere competitiva, debba rientrare nel settore della produzione di energia nucleare; si tratta di una scelta, tuttavia, maledettamente complessa che richiede molte condizioni, a partire da una forte condivisione politica e sociale. Per questo Clò ripercorre con sferzante e amara ironia la travagliata storia del nucleare italiano sgombrando il campo da alcune verità di comodo (il referendum come “presunto colpevole”) e cercando di trarne degli insegnamenti per il futuro. Per non replicare quegli stessi errori, per evitare altri sprechi, danni e illusioni.
L’AUTORE. Alberto Clò insegna Economia industriale e Regolazione Public Utilities nell’ Università di Bologna. Nel 1995-96 è stato ministro dell’ Industria e del Commercio estero. Ha fondato e dirige la rivista “Energia”. Tra le sue pubblicazioni per il Mulino ricordiamo “Il rebus energetico. Tra politica, economia e ambiente” (2008).
Ingresso libero