Home Reggio Emilia “Se perdo te 2”, Vito al Teatro Ligabue di Bagnolo

“Se perdo te 2”, Vito al Teatro Ligabue di Bagnolo

# ora in onda #
...............




Non c’è luogo né personaggio più adatto per celebrare la “Poetica della Bassa” che non il Teatro Ilva Ligabue di Bagnolo in Piano e lo stralunato Vito, che venerdì 3 dicembre alle 21.00 riporterà in scena il prete e la sua perpetua di “Se perdo te 2”.

Storico spettacolo che vide le scene nel 1991 e consacra Vito nei ruoli comici, “Se perdo te 2” racconta la storia – o sarebbe meglio dire la saga – di Don Guido, pleiboi e personaggio sanguigno che fa della bassa un luogo quasi mitico e irreale.

Assieme a Vito si esibirà la storica spalla-perpetua Maria Pia Timo. Lo spettacolo è di Francesco Freyre per la regia di Daniele Sala.

“Vito torna a misurarsi col mondo piccolo e con i personaggi di Se perdo te, storico e fortunatissimo spettacolo del 1991, che svelò le sue qualità d’attore, esaltò le sue doti di trasformismo comico e suggellò la collaborazione ormai ventennale con l’autore Francesco Freyrie e il regista Daniele Sala.

Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia: i centri commerciali, gli outlet, i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitare infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera. C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo. Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi, il feudo di Don Guido. Nessuna parabola svetta sul tetto della sagrestia se non quelle di Gesù, gli sms qui si chiamano ancora “telegrammi” e quando l’anziana perpetua, la Marisa, si sveglia, nessuno può prevedere che piega prenderà la giornata, perché il destino a Fossa Ranuzzi gioca scherzi misteriosi”.

Francesco Freyrie

Se perdo te 2

Anni ’50. In una Bassa candida e caldissima, tra argini mosche e profumo di soffritto vive Don Guido, un pretino sanguigno che si preoccupa dello stato di salute delle sue anime e della sua chiesetta, da tempo pericolante. Nella canonica vive anche la Marisa, perpetua pettegola segretamente innamorata di lui. Poi c’è lo Zoppo, l’unico in paese ad avere i soldi per restaurare la chiesetta, ma il meccanico ex-partigiano è il prototipo dei “mangiapreti” e ben si guarda dall’allungare i baiocchi. A minare la sopportazione di Don Guido ci si mettono anche i “cinni” (i ragazzini del paese) che gli ronzano attorno come tafani mentre il quadro parlante di un vecchio zio cardinale lo rimprovera continuamente, come fosse la sua coscienza. Nonostante la caldana e le piccole burrasche quotidiane la vita scorrerebbe tranquilla, se non fosse che contro il campanile della chiesetta, che sorge proprio alla fine di un curvone, si va sempre a schiantare una processione infinita di motociclette, furgoni e automobili. Poi, una mattina d’estate, le cicale vengono sovrastate dallo stridore dei freni di una spider gialla che sbanda e tampona il campanile. La Marisa esce di corsa dalla canonica e trova, svenuta al posto di guida, nientepopodimeno che Brigitte Bardot….

Info: per tutti gli spettacoli della Stagione i biglietti sono in vendita nei seguenti orari: il giorno precedente ogni spettacolo dalle 17 alle 19; i giorni di spettacolo dalle 17 alle 19 e dalle 20 alle 21.