Si è concluso ieri 14 novembre con una grande successo questo numero nove di Reggio Film Festival. Vista la notevole presenza di opere di animazione nella selezione di quest’anno, la giuria ha deciso di consegnare due premi: uno espressamente dedicato al mondo dell’animazione (Premio migliore animazione) e uno dedicato alla fiction (Premio miglior finzione).
Grande successo delle opere d’Oltralpe, in particolare a Olanda e Germania. All’olandese di origine orientale Yi Zhao con On the water (corto presentato come tesi di laurea all’Università di Breda) sono andati ben due premi, quello della Giuria Popolare e il Premio migliore animazione. Mentre il Premio miglior finzione è andata al tedesco Wattwanderer di Max Zahle. Con due splendidi cammei italiani tutti italiani di Habibi (Premio Childred) di Davide Del Degan e Insula di Eric Alexander (Premio Fedic).
La giuria era formata da Ivan Maximov (regista d’animazione), Luca Mazzieri (regista), Fabio Iemmi (artista).
Molto attento il pubblico presente nel corso di tutte le giornate del Festival, specialmente di questa finale: attento e curioso alle opere straniere oltre che alle nostrane. La cui minor presenza attesta, inevitabilmente lo stato di crisi dei finanziamenti nei confronti della creatività di questo nostro Paese, che ahimè contrasta vivamente con un interesse sempre più elevato da parte del pubblico nei confronti di una proposta ludica, sì, ma di qualità.
PREMIO CHILDREN: Habibi di Davide Del Degan (Italia)
PREMIO FEDIC: Insula di Eric Alexander (Italia)
TARGA ZAVATTINI: Dad di Ashild Samseth (Norvegia)
PREMIO GIURIA POPOLARE: On the water di Yi Zhao (Olanda)
PREMIO MIGLIORE ANIMAZIONE: On the water di Yi Zhao (Olanda)
Per la capacità di trasformare una metafora nota in una forma significativa e originale, attraverso immagini in forte relazione con il tema proposto.
PREMIO MIGLIOR CORTO DI FINZIONE: Wattwanderer di Max Zahle (Germania)
Attraverso l’aderenza al tema riesce a coniugare un’esplorazione dell’animo umano e degli eventi esterni con grande sapienza cinematografica. L’acqua unisce e divide e primordialmente ricompone gli equilibri dell’esistenza.
Maximov ha letteralmente incantato con le sue creature: magici personaggi surreali che animano mondi fantastici e poetici. Un incontro emozionante in cui il pubblico ha partecipato con un grande numero di domande, soprattutto indirizzate a sviscerare la poetica di questo regista dell’anima e del visual.
Puti Avati, quasi pleonastico ricordarlo, ha regalato due grandi ore di aneddoti sulla sua vita, sulla sua splendida carriera cinematografica: come di consueto per questo grande regista, uno spaccato sull’Italia di questi ultimi quarant’anni. Ma anche uno spaccato sui sogni dell’uomo. Un brivido ha attraversato la sala con il suo delicato omaggio a Dino De Laurentis.
Ricordiamo che il festival, una delle principali rassegne italiane dedicate al cortometraggio internazionale, è promosso da FEDIC Federazione Italiana Cineclub e dall’ Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la collaborazione della Regione Emilia – Romagna, del Comune di Reggio Emilia – Assessorato Cultura e Università – Circoscrizione Sud, della Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia e con il contributo di Conad, CCPL, Coopsette, Fondazione Manodori, Grissin Bon.
La manifestazione vede inoltre la preziosa collaborazione al programma della Fondazione nazionale della danza – Aterballetto, di ARCI, degli artisti degli atelier di via dei Due Gobbi, di Offset_Play Rec in Off vol.3, Icarus Ensemble e Daniela Rossi.
L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito ad eccezione di “Balletto Corto” la performance della compagnia Aterballetto firmata da Mauro Bigonzetti, in programma giovedì 11 novembre in Fonderia via della Costituzione 39.
Per info www.reggiofilmfestival.com