Quali sono i problemi dell’Italia? E, soprattutto, questo paese riesce a pensare al futuro, alle nuove generazioni? Che eredità stiamo consegnando ai giovani? Che sistema formativo e professionale abbiamo pensato per i nostri nipoti? Inoltre, che ruolo avrà la donna in un mercato del lavoro bloccato, senza prospettive pensionistiche e dove conquistare l’indipendenza sembra un miraggio?
Se ne parlerà alla Scuola di Etica e Politica “Giacomo Ulivi” che si terrà domani – lunedì 15 novembre – alle ore 21 alla Gabella di via Roma con l’economista Marco Iezzi che illustrerà le tesi del volume edito da Laterza: “Gioventù sprecata. Perché in Italia si fatica a diventare grandi”.
Quella di Iezzi è un’indagine a tutto campo sui giovani italiani di oggi. Una vita sospesa fra dipendenza e incertezza. Studiano e poi passano da uno stage e un contratto di formazione. Da un’esperienza all’estero a un co.co.co. Questi giovani sono vittime o incapaci di accettare di “appartenere alla prima generazione che sperimenta la flessibilità, pur essendo cresciuti con il mito del posto fisso”?
Gli autori, l’economista Marco Iezzi, e la giornalista parlamentare Tonia Mastrobuoni non danno giudizi. Lasciano parlare le cifre, i dati, le statistiche, le testimonianze.
Uno dei temi più scottanti è quello delle condizioni di lavoro dei giovani, gli autori sottolineano “l’immagine edulcorata del lavoratore flessibile” che è lontanissima dalla realtà. In Italia“lo squilibrio tra un lavoro iperflessibile e una protezione latitante è evidente ormai anche nel confronto internazionale”. Infatti, nel 2006 la Commissione europea ha inserito l’Italia nel gruppo dei paesi dell’Est in base a un livello di sicurezza sociale molto basso.
Nel libro ci sono diverse voci di alcuni saggi della generazione nata tra gli anni Dieci e trenta , e che quindi hanno vissuto la giovinezza durante la guerra e poi hanno contribuito alla ricostruzione del Paese. Come quella di Margherita Hack, Gae Aulenti e Mario Monicelli.
L’AUTORE. Marco Iezzi è aureato in Economia all’Università di Roma “Tor Vergata” dove ha conseguito un Master e il Dottorato in Banca e Finanza. All’estero ha studiato alla London School of Economics nel 2002, e presso il Dipartimento di Economia del Massachusetts Institute of Technology, nel 2005. In passato ha ricoperto incarichi presso l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, la Vodafone, l’ENI, la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, e la Confcommercio. Dal 2003 è docente di Economia Internazionale presso la sede di Roma dell’Università degli Studi di Malta. E’ membro dell’Associazione Italiana Financial Risk Management e del Gruppo Economisti di Impresa. E’ autore di numerosi articoli, i suoi interessi di ricerca vertono in particolare sui temi legati alle crisi macreconomiche, a crescita e fluttuazione e al rischio di credito. Attualmente è responsabile del Servizio Politiche per la Competitività presso l’Istituto per la Promozione Industriale. Per ulteriori info www.gabella.re.it