C’è l’azienda che ha ideato un modo da 7 a 10 volte più efficace di quelli attualmente in uso per moltiplicare le cellule staminali, a fianco di quella messa in piedi da alcuni stendenti del Camerun per adattare il software alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo. C’è l’impresa che sta per lanciare sul mercato un rilevatore portatile di gas radon, utile a predire i terremoti. Poi ci sono quelle ICT capaci di sfornare strumenti per far inghiottire a un database nuovi dati da moduli cartacei in automatico, senza perdere tempo a riscriverli, oppure per integrare due database diversi, grazie alla capacità del software di riconoscere le parole.
Sono le sei imprese super innovative, cresciute a Modena negli ultimi mesi nonostante la crisi. Esperienze d’avanguardia che si sono distinte durante l’ultima edizione del concorso Intraprendere. Mercoledì 3 novembre si presenteranno, alle ore 17, nel corso di un incontro organizzato da Democenter-Sipe per conto di Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Camera di Commercio (via Ganaceto 134). Un appuntamento fondamentale per il loro futuro.
“Obiettivo di questo incontro – spiega il presidente della Fondazione Andrea Landi – è far conoscere queste realtà innovative alle imprese del territorio, con l’auspicio che si possano avviare partnership potenzialmente interessanti per tutti. Le aziende consolidate possono trovare, nella collaborazione con le nuove imprese, stimoli e occasioni innovative che aprono nuove prospettive di sviluppo, mentre le nuove nate possono avere un’occasione in più per realizzare quanto ideato”.
Il concorso Intraprendere, nato nel 2001, è un’iniziativa della Provincia e della Camera di Commercio di Modena, con il sostegno finanziario delle Fondazioni bancarie del territorio – in particolare della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – e delle associazioni di categoria. Come racconta un’indagine realizzata da Democenter tra 136 aspiranti imprenditori e 134 neoimprese che hanno partecipato alle prime quattro edizioni, tra le neoimprese 102 – pari al 76% del totale delle intervistate – sono ancora sul mercato. Un ottimo risultato, vista anche la grande mortalità che caratterizza in momenti di crisi il tessuto imprenditoriale. E tra chi aveva solo un’idea nel cassetto? Il 40% degli intervistati (54) è riuscito ad aprire effettivamente la propria impresa.