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Adiconsum e Fnp in piazza a Modena per spiegare il digitale terrestre

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A meno di un mese dallo switch off, teoricamente previsto dal 27 novembre, sono ancora molti i modenesi poco informati sul digitale terrestre. Per chiarire dubbi e rispondere a quesiti tecnici, l’Adiconsum (associazione consumatori della Cisl) e il sindacato pensionati Fnp-Cisl di Modena hanno promosso una giornata di informazione. L’iniziativa si terrà dopodomani – sabato 30 ottobre – dalle 9 alle 19 in piazza Mazzini, dove sarà presente uno stand itinerante attrezzato con televisori HD e decoder terrestri e satellitari funzionanti, collegati a parabola e antenna. «I cittadini potranno chiedere ai nostri esperti informazioni dettagliate su come affrontare lo switch off, come scegliere i decoder, usare gli apparecchi, risolvere i problemi legati alla ricezione – spiega il responsabile provinciale di Adiconsum, Angelo Ferrari Valeriani – Sarà possibile anche osservare le più recenti tecnologie applicate alla tv digitale, come il 3D attraverso il canale 3D di Eutelsat, l’HD trasmesso dalle principali emittenti nazionali e la piattaforma satellitare TivùSat che garantisce la visione dei canali digitali terrestri anche dal satellite. Verranno inoltre distribuite gratuitamente due pubblicazioni, realizzate dal settore nuove tecnologie di Adiconsum, dedicate alle informazioni utili al consumatore per affrontare consapevolmente il passaggio alla tv digitale». «L’avvento del nuovo modo di vedere la tv preoccupa soprattutto le persone anziane, che temono di non riuscire più a vedere i loro programmi preferiti – aggiunge il segretario provinciale della Fnp-Cisl, Pietro Pifferi – Ci chiamano tutti i giorni per sapere se è vero che qualcuno potrebbe non ricevere il segnale, specie se abita in collina, che il decoder integrato non garantisce l’accessibilità al digitale terrestre ecc. Con il progetto Adiconsum, denominato, “Digitale chiaro”, vogliamo aiutare i modenesi a evitare di spendere soldi inutilmente e a usufruire di un’offerta televisiva che, oltre ai canali che già conosciamo – conclude Pifferi – si amplierà a dismisura».