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Piazza Libertà, il Sindaco di Maranello risponde al Consigliere Nannini

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“Sui lavori di Piazza Libertà conti errati e informazioni inesatte”. Così il sindaco di Maranello Lucia Bursi in merito alle affermazioni del consigliere Nannini rispetto alla riqualificazione di Piazza Libertà.“Evidentemente il consigliere Nannini non conosce bene la storia degli interventi sulla piazza. E’ assurdo paragonare i lavori e i costi di oltre dieci anni fa con quelli appena conclusi. Nel 1998, del costo totale del vecchio intervento, furono spesi per rimuovere e ricollocare i cubetti 60.000 euro; se si vuole seguire il ragionamento di Nannini, da allora il costo annuo della piazza è stato di 5.000 euro, non certo 43.000. Nel 1998 sono stati eseguiti degli scavi in profondità, è stato realizzato un nuovo impianto fognario, è stata rimossa e ricollocata la pavimentazione con cubetti di porfido di piccola pezzatura, sono stati realizzati percorsi pedonali e cordonature, è stata collocata la fontana alla base del monumento a Enzo Ferrari, è stata rifatta l’illuminazione. Si è trattato di un intervento strutturale nella zona antistante il municipio, nella parte rimanente e nelle corsie bus, dove sono state anche realizzate aiuole e piazzette intorno agli alberi, e sono stati sistemati il verde pubblico, gli arredi urbani e l’impianto di irrigazione. Non ha senso paragonare quei lavori con il rifacimento della pavimentazione, appena conclusa, che si è resa necessaria dopo oltre dieci anni, con la sostituzione dei vecchi cubetti in porfido con altri, nuovi e più grandi. Con questo intervento abbiamo ripristinato le necessarie condizioni di sicurezza e funzionalità, anche in seguito a segnalazioni da parte dei cittadini e di chi transita nella piazza. In pratica, dei lavori eseguiti nel 1998 è stata rifatta la pavimentazione, con l’utilizzo di nuovi cubetti più alti che garantiscono una migliore resistenza al passaggio dei veicoli. Per quanto riguarda le tecniche di posa, respingiamo l’accusa di aver utilizzato tecniche obsolete: anche in considerazione dei vincoli monumentali della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici presenti sulla piazza, sono state utilizzate malte tecnologiche inorganiche specifiche per la posa di pavimentazioni in condizioni d’uso gravose che, essendo totalmente di origine minerale, garantiscono durabilità all’intervento. E’ dunque inesatto affermare, come ha fatto Nannini, che sia stata utilizzata una semplice boiacca cementizia, e non è corretto sostenere che non sia stata ricercata la migliore soluzione, poiché nell’arco di sei mesi sono state effettuate tre prove con sigillature di diverso tipo per verificare la soluzione più idonea”.