“In Emilia-Romagna lavoriamo insieme a un patto regionale per la buona mobilità nonostante la crisi, ma chiediamo al Governo di rivedere i tagli ai servizi perchè in questa dimensione sono assolutamente insostenibili”. Così l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri ha chiuso i lavori della prima riunione del tavolo sul trasporto locale convocato oggi in Regione per discutere degli effetti dei tagli approvati dal Governo.
Il tavolo riunisce Comuni, Province, Aziende di trasporto, Trenitalia, Sindacati e Associazioni degli utenti. In Emilia-Romagna si spendono ogni anno 400 milioni per acquistare servizi su ferro e su gomma; con i tagli, ha spiegato l’assessore, si è deciso di trattenere un terzo delle risorse che si sarebbero dovute trasferire alle Regioni per strade, treni e autobus. La manovra, ha spiegato Peri, “ci blocca e mette in affanno imponendo un taglio lineare del 15-20% dei servizi ferroviari e di trasporto pubblico locale. Il tutto in una Regione – ha aggiunto – dove non esistono tali inefficienze o una tale sovrabbondanza da rendere assorbibile un taglio di questa entita’ e dove, invece, si è investito molto per aumentare e migliorare i servizi (con quelli ferroviari cresciuti del 15%), innovando il parco dei mezzi in circolazione, avviando un percorso di razionalizzazione, miglioramento delle aziende di trasporto e realizzando nuovi importanti infrastrutture, il 70% delle quali gia’ concluse”.
La Regione, per far fronte al problema, intende dunque lavorare su due fronti: chiedendo al tavolo nazionale la derubricazioen deitagli alla voce ‘razionalizzazioni e risparmi’, ma anche a livello locale trovando soluzioni di riqualificazione e miglioramento dei servizi. I tagli imposti alle risorse per tutti i servizi ferroviari di competenza della Regione Emilia-Romagna si prevede siano pari al 59% della quota dovuta annualmente (quasi 70 milioni di euro). E’ inoltre previsto il blocco delle risorse annue dovute alla Regione per il mantenimento in efficienza delle infrastrutture ferroviarie regionali e del materiale rotabile (oltre 4 milioni di euro). Nella manovra si prevede inoltre di azzerare “i trasferimenti dallo Stato connessi con leggi specifiche”. Questo – spiega la Regione – significa innanzitutto togliere le risorse destinate alla manutenzione e sicurezza delle strade e per le nuove opere. Saranno, cioè, cancellati i 60 milioni dovuti in seguito al trasferimento alla regione di 2000 km di strade ex-Anas; azzerati anche i fondi per la sostituzione degli autobus (oltre 18 milioni di euro) e per i contratti di lavoro (oltre 7 milioni).