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Sassuolo: la 15a edizione de ‘Gli incontri con l’Autore’

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Silvana Giacobini, Pietrangelo Buttafuoco, Chiara Gamberale, Paolo Guzzanti, Mario Ventura, Valerio Massimo Manfredi, Alberto Angela e Pupi Avati: la quindicesima edizione degli Incontri con l’Autore, la rassegna culturale delle Fiere d’Ottobre, raddoppia con otto autori di primo livello che presenteranno i loro ultimi lavori tra il mese di Fiere e dicembre.

“Anche quest’anno – commenta il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – questa rassegna si dimostra tra le più importanti, ricche e variegate nell’intero panorama provinciale. Merito di questo va all’amico Roberto Armenia, che da sempre organizza e conduce la manifestazione, che quest’anno ha coperto ogni ambito letterario dal gossip alla politica, passando per il cinema e i racconti. Un momento particolare lo abbiamo voluto riservare ai ragazzi, agli studenti delle scuole superiori – prosegue il Sindaco – che rappresentano le nuove generazioni e per le quali questa Amministrazione ha sempre avuto un occhio di riguardo: per loro è stata pensata la presentazione del nuovissimo libro di Alberto Angela il primo sabato di Novembre. Un ringraziamento particolare – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – permettetemi di farlo agli sponsor, ai quali va buona parte del merito di questa rassegna, mi riferisco a Kerakoll, Lapam Federimpresa, Banca Popolare dell’Emilia Romagna ed Iren: grazie al loro mecenatismo l’intera manifestazione sarà a costo zero per la collettività”.

“Portare le migliaia di frequentatori delle Fiere d’Ottobre a stretto contatto con quei personaggi che solitamente si vedono dietro un freddo schermo televisivo – aggiunge l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Luca Cuoghi – è da sempre lo spirito degli Incontri con l’Autore, ancor di più lo è se con i loro interventi si vanno a coprire tutti gli ambiti in cui può intervenire la letteratura, così come avverrà quest’anno. L’appuntamento con Valerio Massimo Manfredi, inoltre, è inserito nel contesto di una tre giorni dedicata ai cortometraggi come l’Ozu Film Festival, che da venerdì 29 a domenica 31 ottobre sarà di scena al Carani: un testimonial d’eccezione per una manifestazione che già ha riscosso successi e che da quest’anno punta a rilanciarsi nel panorama internazionale”.

Il Curatore della Rassegna Roberto Armenia: “Ci apprestiamo a festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Questa unità amministrativa, legislativa e politica è stata anticipata, però, dalla lingua italiana, Nel 1898 Luigi Pirandello ha sottolineato Quando un piemontese e un siciliano si incontrano come parlano? In realtà traducono dal loro dialetto, e poi aggiustano, se non sono illetterati, i loro dialetti in un italiano mediatore. Perché di una data cosa il dialetto esprime il sentimento, mentre della medesima cosa la lingua esprime il concetto”, dalla cultura e dall’arte.

Con la scuola siciliana e con quella toscana, con le opere di Dante Alighieri (la “Divina Commedia”, ma anche il “De vulgari eloquentia” e la “Vita nova”), l’Italia, accanto ad una varietà di dialetti superiore a quella di ogni altro Paese europeo, ha avuto una sua bellissima, nobile lingua, che – con l’apporto anche di fattori esterni come la televisione- è stata un fattore essenziale del processo unitario, ha contribuito e contribuisce ad unificare il Paese, a farne uno dei più nobili tra i quasi 200 Stati-nazione, Stati sovrani, dove il prestigio della lingua viene dalla cultura, prima ancora che dalla diffusione. Dove la cultura è il principale collante della nostra nazionalità. Dove la lettura, come suggerisce Baudelaire, è fondamentale “per capire la vita”, dove leggere i libri, parafrasando Proust, serve per “leggere se stessi”.

Accogliendo l’invito dello storico della cultura Donald Sassoon (nella sua recente opera “La cultura degli europei”) “leggete, leggete. Qualcosa resterà”, l’Amministrazione comunale di Sassuolo aderisce all’invito della campagna istituzionale voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il cui slogan è “leggere è il cibo della mente. Passaparola” e, per il quattordicesimo anno, caratterizza e arricchisce le sue tradizionali “Fiere di ottobre” con un nutrito e qualificato ciclo di incontri culturali, che vedono la presenza di alcuni tra i più prestigiosi, significativi e credibili autori, selezionati sulla base della loro validità e per l’importanza e attualità dei loro messaggi comunicazionali.

Così dopo avere ospitato, nelle precedenti tredici edizioni, Autori come Giuseppe Ayala, Magdi Allam, Giulio Andreotti, Alberto e Piero Angela, Mons. Luigi Bettazzi, Enzo Biagi, Alessandra Borghese, Candido Cannavò , Antonio Caprarica, Toni Capuozzo, Gherardo Colombo,PaoloCrepet, Giuseppe De Carli, Luciano De Crescenzo, Alain Elkann, Lapo Elkann, Emilio Fede, Roberto Gervaso, Margherita Hack, Rula Jebreal, Dacia Maraini, Enrico Mentana, Vittorio Messori, Ettore Mo, Mogol, Carlo Nordio, Ernesto Olivero dell’Arsenale della Pace, Giampaolo Pansa, Vittorio Sgarbi, Corrado Staiano, il Card. Ersilio Tonini, Walter Veltroni, Marcello Veneziani, Sergio Zavoli e Antonino Zichichi, per il mese di ottobre 2010, sono stati invitati (nell’ordine di data) Silvana Giacobini, Pietrangelo Buttafuoco, Chiara Gamberale, Paolo Guzzanti, Mario Ventura, Valerio Massimo Manfredi, Alberto Angela e Pupi Avati. Autori di libri che offrono un ventaglio diversificato di argomenti, di tematiche attuali, le più intriganti e interessanti.

I temi toccati spaziano dal gossip e dal mondo dello spettacolo, visto anche alla luce della psicanalisi post-freudiana (con “Sophia Loren, una vita da romanzo. Le verità nascoste” di Silvana Giacobini); all’omaggio irriverente, appassionato ma sempre intelligente e caustico – divertente alla donna da amare, decifrare e sedurre (con “Fimmini” di Pietrangelo Buttafuoco Il libro ci riporta alla mente anche un apologo di Platone: “l’uomo era rotondo e perfetto, al punto di suscitare l’invidia di Zeus, il quale lo tagliò a metà. I due emisferi, da allora, si cercano per ritrovare la perfezione originaria”); all’ avvincente racconto di un piccolo grande caleidoscopio dei modi in cui, oggi, è possibile “fare famiglia” (con “Le luci nelle case degli altri” di Chiara Gamberale); all’attualità politica rivista, interpretata e corretta da un giornalista-scrittore, che è conosciuto e apprezzato anche per la sua “vis polemica” (con “Guzzanti vs Berlusconi” di Paolo Guzzanti); ai racconti di due modenesi (di nascita o per adozione), Valerio Massimo Manfredi, famoso autore di bestsellers e longsellers mondiali (con “Archanes e altri racconti”, che spaziano dai misteri e dalle coinvolgenti vicende di spedizioni archeologiche alla ricerca del tesoro di Ur, al surreale, magico racconto dedicato ai “gladiatori del terzo millennio”: costituiscono una “summa” delle tematiche archeologiche tra passato, presente e futuro) e l’esordiente Mario Ventura (con “Momento di taglio”, con 26 racconti, in gran parte ambientati o concepiti a Modena, caratterizzati da una forza e una visionarietà, che hanno pochi precedenti).

A questi sette autori, si aggiungerà, domenica 12 dicembre 2010, il grande, magico regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e poeta delle immagini e di costumi Pupi Avati, che presenterà la sua ricca autobiografia “Sotto le stelle di un film” e sarà festeggiato per i suoi 40 anni di carriera. Con gli interventi di uno dei suoi attori preferiti, Gianni Cavina e del cartonist e creatore di fumetti Guido De Maria, ci coinvolgerà con il racconto della sua vita, che lo vede anche musicista jazz e come presidente della “Fondazione Federico Fellini”.

Senza dimenticare il grande divulgatore scientifico Alberto Angela che, sabato 6 novembre in un incontro dedicato agli studenti delle scuole superiori, presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Impero”.

Oltre ad un diversificato ventaglio di tematiche, la selezione degli Autori 2010, è stata effettuata anche sulla base dei diversi generi : dalla biografia all’autobiografia, al saggio caustico-divertente di costume, al romanzo, al racconto, che, sacrificato per decenni, negli ultimi tempi è stato riscoperto e valorizzato come genere (sono parole del filosofo e scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt) , che restituisce allo scrittore il potere di gestire il tempo, di creare dramma, attese, sorprese, di tirare i fili dell’emozione e dell’intelligenza per poi, di colpo, fare scendere il sipario come nel finale di uno spettacolo teatrale di Cechov o di Pirandello. A proposito del grande scrittore-drammaturgo di Agrigento, Premio Nobel per la Letteratura, della sua filosofia della relatività, dell’ “uno, nessuno, centomila”, voglio ricordare che “quando un libro è finito, comincia la sua vita”, che varia da lettore e lettore, sulla base della sensibilità, della cultura, della passione che ogni lettore ha e mette nella lettura del libro.

Concludo questo concetto, ricordando Voltaire che diceva che “i libri migliori sono quelli scritti per metà dall’immaginazione del lettore, sempre che il lettore abbia un po’ di talento”. Così da diventare il vero protagonista del libro letto e “vissuto”.

Anche perché, come sottolinea il filosofo-scrittore Daniel Pennac (nella sua opera”Come un romanzo”), “il verbo leggere non sopporta l’imperativo, come tutti i verbi dello spirito (da amare a godere, desiderare ecc).

Per alcuni libri, d’accordo con gli Autori, prevediamo la lettura di alcune pagine da parte dell’attrice Franca Lovino. Ciò all’insegna del fatto che “leggere si può declinare in mille modi”. Tra questi i due più frequentati sono quello che prevede la lettura in modo assoluto e individuale (magari seduti su una poltrona mentre si prende il tè) e quello collettivo attraverso gruppi, in ascolto con un autore o attore che declama. In quanto la lettura ha un valore sociale importantissimo (come ha ricordato il presidente dell’ “AIB Associazione italiana Biblioteche”, Mauro Guerrini)”.