Il Consiglio mondiale della Federazione internazionale (Fia) decidera’ a Parigi se sanzionare la Ferrari per i presunti ordini di scuderia impartiti ai propri piloti durante il Gran Premio di Germania, vinto dallo spagnolo davanti al suo compagno di squadra Felipe Massa.
Le Fia esaminera’ le circostanze che ad Hockenheim hanno portato il pilota asturiano alla vittoria, dopo che per 49 dei 67 giri della corsa la gara era stata condotta dal brasiliano. Sotto inchiesta saranno le conversazioni radio tra il team della Ferrari e i due piloti.
Alonso e Massa non sono stati sanzionati per l’accaduto. La squadram invece, e’ stata multata di 100mila dollari dai commissari di gara per la presunta violazione delle norme sugli ordini di scuderia.
La palla e’ passata quindi alla Fia: in caso di decisione sfavorevole alla casa di Maranello potrebbe togliere i 25 punti conquistati da Alonso in Germania rendendo cosi’ quasi impossibile la rincorsa al titolo del driver di Oviedo. Al momento il leader del Mondiale e’ il britannico Lewis Hamilton. L’iberico e’ quinto in graduatoria, a 41 lunghezze dalla vetta quando mancano 6 gare alla fine del Mondiale.
Secondo le regole della Fia gli ordini di scuderia che interferiscono con il risultato di una gara sono proibiti. Le Ferrari ha sempre respinto le accuse, affermando che il rallentamento di Massa e’ stata una decisione presa dallo stesso pilota. Domani la federazione internazionale, dopo un’attenta valutazione, in base alle norme puo’ scegliere tra una serie di opzioni: confermare la multa originaria, aumentarla o addirittura se squalificare entrambi i piloti dalla gara tedesca. In linea puramente teorica, sarebbe possibile anche una sospensione della Ferrari per i prossimi Gran Premi.
La questione verra’ valutata a pochi giorni dal Gran Premio d’Italia, gara di casa della Ferrari, in programma domenica a Monza. A presiedere la Fia c’e’ il francese Jean Todt, boss della Ferrari ai tempi del sorpasso di Michael Schumacher ai danni di Rubens Barrichello nel Gran Premio d’Austria del 2002. La manovra’, effettuata negli ultimi metri della corsa, suscito’ non poche polemiche.