Un cinema fatto non solo di riprese, ma anche di immagini. Di singoli fotogrammi che immortalano una scena, girata in una strada, in una piazza, nelle campagne, in giro per l’Italia. Scatti rubati fra un ciak e l’altro, quando la cinepresa usciva dagli studi cinematografici e andava a indagare i luoghi e le persone, in un lungo viaggio sentimentale che dalla Valle d’Aosta arriva fino alla Sicilia.
Dopo il successo di “Viaggi in Italia. Set del cinema italiano 1941-1959”, il Centro Cinema Città di Cesena torna al Lido, in occasione della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con la mostra fotografica “Viaggi in Italia 2. Set del cinema italiano 1960-1989”, seconda parte di un originale progetto espositivo sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che vedrà la sua conclusione nel 2011, con la terza trance della rassegna.
Fino all’11 settembre al primo piano del Palazzo del Cinema cinquanta scatti in bianco e nero raccontano le varie location regionali toccate dal cinema italiano nel corso di un trentennio, partendo da “L’avventura” di Michelangelo Antonioni (1960) e finendo con “Che ora è?” di Ettore Scola (1989).
Al taglio del nastro della mostra, in programma stamattina al primo piano del Palazzo del Cinema, erano presenti il direttore della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Marco Müller, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti e l’assessore alla Cultura del Comune di Cesena Daniele Gualdi. Insieme a loro, due ospiti d’eccezione: Carlo Verdone e Alessandro Gassman. Il regista e attore romano è infatti uno dei noti volti del cinema italiano presenti in mostra, immortalato sul set di “In viaggio con papà”, film diretto da Alberto Sordi nel 1982. Gassman, invece, sarà presente a onorare la memoria del padre Vittorio, di cui sono in mostra alcune storiche foto di scena scattate sul set di “La congiuntura” (1962) di Ettore Scola e “Il sorpasso” (1962) e “Profumo di donna” (1974) di Dino Risi.
La mostra, promossa dal Centro Cinema Città di Cesena, La Biennale di Venezia, la Regione Emilia-Romagna e Annecy Cinéma Italien, è curata da Antonio Maraldi del Centro Cinema Città di Cesena-Assessorato alla Cultura, ed è accompagnata da un catalogo trilingue.
“Tra il patrimonio conservato in Cineteca a Bologna, e quello del Centro Cinema di Cesena – ha commentato l’assessore Mezzetti – la nostra regione può vantare un patrimonio ricchissimo, e questa mostra ne è un chiaro esempio. Il nostro compito – ha aggiunto – è quello di valorizzare adeguatamente questo tesoro, promuovendo una circuitazione che non si limiti al territorio nazionale, ma sia anche esportata fuori dai nostri confini, come questo materiale merita”.
Viaggi in Italia 2 – Il progetto
Se nella tappa iniziale del progetto triennale “Viaggi in Italia” si erano documentati i primi set regionali dei film italiani del dopoguerra, in questa seconda trance si vuol rendere conto dell’ampio girovagare, nel corso del trentennio successivo, del nostro cinema, deciso nella ricerca di nuove location regionali.
“Viaggi in Italia 2. Set del cinema italiano 1960-1989”, muovendosi con i medesimi criteri (a cominciare dall’esclusione dei film girati unicamente a Roma, già ampiamente analizzati in passato), punta a restituire scenari urbani ed extraurbani, di piccoli paesi e di campagne, scelti come luoghi per raccontare le storie più diverse, secondo modalità tra le più disparate, tra film d’autore e cinema popolare.
L’obiettivo era quello di costruire un’esposizione che desse testimonianza, da un lato, della varietà delle singole location regionali (tutte le regioni sono rappresentate, ad esclusione del Molise) e, dall’altro, della diversificazione produttiva e di genere che ha caratterizzato il cinema italiano dall’inizio degli anni ’60 fino alla fine degli anni ’80.
Il tutto cercando di mettere in evidenza, anche attraverso molti scatti inediti, l’alto risultato qualitativo conseguito da varie generazioni di fotografi di scena.
Trent’anni di cinema immortalati: in mostra, fra gli altri, gli scatti sui set di Il sorpasso di Dino Risi (1962), Anni ruggenti di Luigi Zampa (1962), La visita di Antonio Pietrangeli (1963), Vaghe stelle dell’orsa di Luchino Visconti (1965), Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini (1966), Per grazia ricevuta di Nino Manfredi (1971), Prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972), Romanzo popolare di Mario Monicelli (1974), La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati (1976), Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (1977), Non ci resta che piangere di Benigni e Troisi (1985), Un ragazzo di Calabria di Luigi Comencini (1987), Il grande Blek di Giuseppe Piccioni (1987), Francesco di Liliana Cavani (1989).